Qualche nota sulla salita invernale nelle condizioni di questo periodo:
– Salita a Foce Siggioli. Lasciare l’auto al Rifugio Donegani (aperto nei Week End), percorrere la strada fino a 80 mt ca. dopo il tornante, imboccare sentiero segnalato con targhe su roccione (per foce Siggioli), salire per questo in faggeta innevata (ramponi da quasi subito) fino ad un largo canale che si risale faticosamente tenendo da ultimo abbondantemente la destra a riprendere il sentiero e la foce da cui parte la ferrata.
– Discesa per sentiero attrezzato. Discendere la ferrata con cavi quasi completamente fuori dalla neve e buon innevamento nella prima parte, mentre verso la fine è molto asciutta e mangia-ramponi.
– Salita all’attacco. Traversare verso il cono di valanga e risalirlo (150 m) fino ad una zona di placche ricoperte di ghiaccio; queste possono essere risalite da slegati (poca possibilità di protezione e sosta per ghiaccio sottile) fino all’inizio del canale che porta alla Balma (80m, 50°), sosta su roccia: friends BD 2,3 in grossa spaccatura.
– La Via:
1° L. Imboccare il canale che sale alla “Balma” o direttamente (sinistra) o per rampa ghiacciata che diparte direttamente dalla sosta (consigliato in caso di cordate precedenti in quanto meno esposto) andare a sostare a sinistra [55 m – friends e dadi]
2° L. Obliquare a destra riprendendo il canale superando un muretto delicato (ghiaccio sottile e neve instabile) prosegundo direttamente fino a sostare dentro la Balma lato destro [55 m – friends e dadi]
3° L. Uscire a destra delicatamente (neve dura) e proseguire verso il canale sempre più evidente [60 m – friends dadie e chiodo non lasciato]. §Usciti dalla Balma anziché raddrizzare verso il canale si potrà, in annate favorevoli come quella 2009, attraversare a destra fino a reperire il tracciato originale della via dei Genovesi che porta al canale superiore senza manovre di corda…§
4°L. Proseguire per il largo canale fino a sostare alla base di un risalto ghiacciato verso sinistra [60 m – friends grandi in fessura verticale]
5°L. Salire il risalto di ghiaccio buono ma sottile e proseguire per canale di neve dura [55-60 m – chiodi non lasciati]
6°L. Ancora per canale girando una quinta accennata, in vista dell’uscita, si individua a destra la possibilità di forzare la spalla del grosso torrione (di Capradossa) che delimita il lato destro del canale, si sale quindi direttamente a destra per parete ghiacciata fino alla radice di una fessura verticale [50 m – sosta attrezzata, due chiodi e cordino] # Dalla sosta attrezzata si scendono 10 m su dorsalina fino a spuntoncino con doppia “agghiacciante” attrezzata (cordino marcio e fettuccia), la doppia (dicono) con 50 m conduce a reperire il canale dei Genovesi e con questo alla vetta proseguendo con conserva “protetta” salvo un salto ghiacciato impegnativo verso la fine…#
7°L. Rinunciando alla calata si procede con traverso ascendente verso sinistra rientrando nel canale ed andando a sostare in piccolo antro sulla sinistra di questo. [60m – dadi e friends]
8°L. Rientrare nel canale sempre più stretto e seguirlo con bella spicozzata fino all’uscita un po’ magra e con rocce rotte [60m secchi – Albero]
– Discesa: Dall’uscita del ripiano si scende comodissimamente verso sinistra nel bosco prima e poi direttamente per pendii aperti fino alle cave basse. [20 min. al Donegani]
– Salita alla vetta dal Ripiano: Chi non volesse perdersi il piacere della vetta dovrà risalire alla crestina (attenzione alle cornici) e da qui intraprendere una lunga attraversata ascendente per erti pendii (anche 50-60° e scavalcando crestina rocciosa II°) fino ad un pronunciato invaso che risalito direttamente (50°) conduce alla parte finale della via normale e quindi alla cima.
– Discesa dalla vetta: Percorrere in discesa la cresta che in parte è seguita dal sentiero estivo fino ad un bel canale “invitante” che punta direttamente alle cave basse (100mt ca.). Discendere da qui fino al bosco ed ancora finoa giungere ad un evidente “ravaneto” che andrà scavallato sulla sinistra per non trovarsi un salto di cava, pericoloso in caso di scarsa visibilità… ramponi fino alla marmifera. [40-60 min. al Donegani]
Partiti da Milano h 4.00 ma già in ritardo…
h 9.30 alla base della ferrata con una defezione dal quartetto, rimaniamo in 3… con due cordate davanti [recuperato il rinuciatario a Minucciano].
Salita caratterizzata da una pioggia continua di neve-ghiaccio-sassi-discensori-viti fino ache le cordate precedenti non sono rientrate nel canale superiore. Qui decidiamo di uscire al ripiano e proseguire in vetta, fuori dal tiro, per pendii mai banali…
Gita Bellissima ma purtroppo siamo agli sgoccioli, condizioni in degradamento…