- Accesso stradale
- fino alla sbarra sopra Chiapili di sopra - 1780 m.
- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 2000
Venerdì, primo round: con Andrea Bumbum e Diego Margiotta saliamo la via, fino ad un’ottantina di metri dalla punta. Poi di colpo avvolti da nuvola dell’impiegato, non più un metro di visibilità. Attesa di tre quarti d’ora sul traverso in alto, poi inizia a nevicare. Andrea telefona (prende!) alla diga Serrù chiedendo info sul tempo, gli dicono che tende al brutto. Fine dei giochi, coda tra le gambe e discesa a piedi nella nebbia e neve papposa come una granita.
Sabato, secondo round: Andrea Bumbum recluta Jerome e sequestra i documenti a Diego, che nonostante preferisca una gita trad deve fermarsi in valle per il tentativo buono.
Il tempo regge e fanno la discesa. Neve ghiacciata sotto un cm. di spolverata del giorno prima. Ma lascio il racconto ad Andrea. A fine gita Diego riottiene i documenti per poter guidare fino a casa.
Domenica, terzo round: come succede da qualche tempo, buona la seconda. Oggi siamo in 6, il sottoscritto, Enzo Cardonatti, Enzo Guru Ala, più Danilo Singer Giraudo, Mario “Mariuolo” Monaco ed il mitico surfer genovese Giorgio Bavastrello.
Ci ritroviamo tutti in cima alle 11, indecisi sul da farsi. La parete non è in condizioni spettacolari, noi avevamo ancora in testa le parole di Rinaldo Rovere, che la scese oltre 20 anni fa ed era un cupolone di neve. Apriamo le danze io ed il Singer, poi osserviamo gli altri scendere dla nevaio centrale. Neve durissima ma con buon grip, tranne i primi 20 metri in alto, crosta fetente molto ripida, direttamente sui salti di roccia… molta attenzione.
Neve ghiacciata e tutta grumolosa per la parte bassa, dove Giò si trova più a suo agio col suo tavolone che non noi con i 2 sci…
Ultimo traverso per evitare le roccette di base, e siamo tutti fuori.
Festeggiamenti prima alla macchima, con spumante, questa volta offerto da Mario, con cui il Guru oggi ha fatto ufficialmente amico.
Poi le danze sono proseguite al rifigio Muzio, con fiumi di polenta e carni locali.
Direi grande giornatona, con discesa di soddisfazione, straottima compagnia e con la primavera che nel dopogita rende tutto più piacevole.