Laghi di S.Giacomo e Cancano veramente fantastici!
Anche se la gita ha un dislivello contenuto il kilometraggio è molto elevato, prevedere circa 6/8h x il giro completo.
Esiste la possibilità di prendere il bus di linea che sale al Passo ma non credo sia molto consigliata in quanto si deve prenotare la corsa con largo anticipo,vi è solo 1 salita alle 8.50, nei mesi di luglio e agosto non garantiscono la salita e molte persone si sono ritrovate con le gomme fuse dai gas di scarico..
Dal Passo Umbrail prendere l’evidente sentiero,pedalabile a tratti nei primi 200mt di dsl, che conduce con faticoso portage e percorso molto vario in vetta.
Lungo la parte alta si superano alcuni tratti rocciosi ripidi e scivolosi attrezzati con catene.
Dalla vetta si scende sul versante opposto su di un bel sentiero (S2,tratti S3) dal fondo molto smosso e detritico dove in alcuni punti risulta problematico mantenere l’equilibrio.
Si scende attraverso un’ampio vallone fino a raggiungere il Lago Lai da Rims m.2396, lo si contorna sulla dx e si scende una prima parte molto esposta tutta a tornanti dal buon fondo (S3) in una profonda gola.
Il sentiero continua, sempre tracciato con maestria, ora più facile (S2 max, tornanti S4) e in ambiente spettacolare fino a quota 1950 dove si innesta su di una sterrata.
La si segue lungamente verso sinistra fino a raggiungere il Doss Radond m.2235, splendido balcone sulla Val Mora.
Percorriamo ora in discesa tutta la lunghissima Val Mora su di uno splendido sterrato privo di difficoltà in un ambiente da togliere il fiato; tenendo sempre la sinistra lo sterrato lascia il posto ad un sentiero molto scorrevole (S1) che costeggia il torrente con alcuni tratti un po’ esposti.
Raggiungiamo così il Passo di Val Mora m.1930 sul crinale di confine Italo-Svizzero;si continua ancora su sterrata fino al Passo di Fraele m.1952 dove si ha uno splendido scorcio sul Lago di S.Giacomo di Fraele.
Si costeggia la sua sponda dx e si raggiunge l’altrettanto magnifico Lago di Cancano;superato il muraglione della diga si risale fino alla Chiesetta di Enal m. 1960 e al bivio successivo si tiene la dx (indicazioni x Bormio).
Una lunga sterrata ci porta in fondo alla gola dove occorre risalire di un centinaio di metri per poter raggiungere la strada che sale allo Stelvio; non resta che scendere a Bormio dove si è lasciato l’auto.