- Accesso stradale
- strada buona fino a Besmorello, innevata oltre. La strada per San Bernolfo è chiusa e impercorribile oltre Strepeis
Ottomilacentodieci piedi. Gita non programmata ma nata per caso e necessità, dato che la strada per San Bernolfo è chiusa per neve a Strepeis (transenna e venti centimetri di fioca recente): quindi rinunciamo al previsto monte Laroussa e ci inventiamo su due (anzi sei) piedi l’alternativa…La temperatura è discreta (-3° alla partenza, 26,6 Fahrenheit) e ben presto siamo al sole, compagno fedele di tutta l’aescursione. Prima parte tutta nel bosco con dolci serpentine fino al colletto Vaccia, dove compare la neve, per lo più accumulata dal vento, che ci accoglie da Nord, fra numerosi ruderi militari in rovina; segue il tratto fino alla colletta Bernarda (nome che ha avuto una rilevante importanza nella scelta dell’itinerario….), in cui Eolo scompare, ma il sentiero è coperto per una trentina di centimetri dalla bianca e cedevole coltre nevosa: la breve e ripida salita alla nostra punta la percorriamo nuovamente con vento fino a 20 km/h. Discesa per cresta, con breve digressione alla croce di Fabio, posta a circa 2395 metri in posizione tale da essere visibile da Besmorello. Bei panorami dalla punta, in particolare sul vallone dell’Ischiator col rifugio Migliorero, sul Corborant salito pochi mesi fa, sul bel Becco Alto d’Ischiator (da salire nei prossimi mesi…) e cento altre cime. Quattro camosci e nessun umano in giro.
Con la solidale compagnia di Gian Mario e Antonio