Relazione di VerticalWater.
Si parte presso i ruderi di un mulino subito si trova una calata obbligatoria e una seconda tuffabile con attenzione.
Segue un tratto di marcia lungo il greto e si passa sotto al ponte di Osteno, da qui la forra si restringe e inforra e si incontrano pozze ben scavate nel calcare. Dopo alcuni tuffi o disarrampicata si arriva ad una calata da 12 metri che sembrerebbe un toboga ma non lo è. Seguono altre pozze superabili senza corda fino ad incontrare i due bellissimi toboga da 10mt circa: il primo ha una parabolica che non vi fa vedere la pozza di ricezione e il secondo praticamente verticale. Nella pozza del secondo toboga si può ripetere un tuffo sulla sinistra.
Continuando si incontra un altro toboga da 6 mt che conduce nella pozza della confluenza col torrente che scende dalla valle di Intelvi che triplica la portata. Siamo giunti ora alla calata più alta del percorso, attrezzabile a dx con mancorrente che permette di superare lo scivolo pseudo orizzontale e vi porta ad un armo per la calata. Ancora un tuffo, un piccolo toboga e si giunge a quello che un tempo era l’orrido di Osteno che i villeggianti percorrevano contro corrente in barca a remi. Da qui a nuoto attraverso l’orrido (corridoio) e si giunge al termine del torrente. Uscita comoda al parcheggio o in breve al bel lago.
- Cartografia:
- Kompass 91
- Bibliografia:
- Pascal Van Duin, Canyoning in Lombardia