Si entra nel paesino di Cavargna e si parcheggia nei pressi del Municipio o poco oltre, trovando gia’ le indicazioni per il Garzirola (o Gazzirola).
Si segue il largo sentiero passando per degli alpeggi fino a che ci si trova su percorso di minore pendenza e molto panoramico, a ridosso di larghe dorsali che costituiscono la salita al Garzirola.
Si raggiunge il Pian del Cristo, incrociando la carrozzabile che sale dal Passo di San Lucio e che prosegue fino al Rif.Garzirola.
Per evitare la carrozzabile si puo’ salire a percorso libero per l’ampia dorsale dove in fondo si intravede la croce di quella che parrebbe l’anticima del Garzirola.
Raggiunto il Rifugio si sale in cresta e per facile e comodo percorso si raggiunge la croce, dopo di che, per ancora ampia dorsale in leggerissima ascesa, si raggiunge la poco pronunciata ed arrotondata vetta del Garzirola 2116 mt, con ometto, paline segnaletiche e libro di vetta.
Da questa si prosegue su sentiero sempre su ampia dorsale fino a raggiungere altre due poco pronunciate elevazioni; dovrebbe essere la seconda, con piccolo cippo di confine, il Monte Segor 2097 mt, dal quale, proprio davanti, si ha l’attraente Pizzo Camoghe’.
Dal Segor si scende per traccia sul suo lato nord ovest, e poco dopo si comincia a percorrere, con diversi Sali-scendi, la cresta che porta alla Bocchetta di Revolto e da questa, poi, con facile percorso, si raggiunge la cresta del Camoghe’ che, percorrendola o tagliando per sentiero sul lato nord est, si raggiunge in pochi minuti l’ometto di vetta, 2228 mt.
Sul lato nord est, prima della vetta, ci sono i resti di vecchie postazioni.
Dal Camoghe’ si ripercorre la cresta risalendo verso il Segor e, poco prima di raggiungerlo, si taglia sul lato sx raggiungendo nuovamente la dorsale per proseguire verso la Vetta del Vallone.
Man mano la cresta si restringe ma sempre comodamente camminabile, fino a raggiungere l’omettino di vetta del Vallone, 2135 mt.
Da quest’ultima si apre davanti il resto della traversata, quindi, si comincia nuovamente a scendere per cresta, poi questa spiana fino a raggiungere un’altra piccola elevazione, la cima della Segonaia 2068 mt, per poi scendere di qualche metro e proseguire per la tozza sagoma del Monte Stabiello, che si raggiunge per pendenze un po’ piu’ pronunciate fino alle due sommita’ arrotondate che ne costituiscono la vetta, 2116 mt.
Nuovamente ancora si procede in leggera discesa ed in breve si raggiunge la Bocchetta di Stabiello, 2046 mt, e, da questa, infine, si risale l’estetica e facile cresta fino a raggiungere la vetta della Cima della Valletta,2130 mt, con piccola bandierina colorata in metallo.
Da quest’ultima si puo’ raggiungere la Bocchetta della Tappa per prendere il largo sentiero che porta all’Alpe Stabiello, oppure, ancora meglio, per evitare di allungare ulteriormente ed inutilmente il percorso, si possono scendere direttamente i ripidi pendii sud est della Cima della Velletta fino ad intercettare il suddetto largo sentiero.
Si raggiunger l’alpe Stabiello, si prosegue sempre su buon sentiero fino all’Alpe Pianca, poi si oltrepassa un secondo alpeggio fino a raggiungere un ultimo paesello con relativa strada asfaltata.
Seguendo lungamente quest’ultima, si ritorna a Cavagna e quindi all’auto.
Il percorso di cresta puo’ essere variato ed accorciato, le varie punte possono essere ‘’tagliate’’ da sentieri poco sottostanti e, dalle varie punte, si possono seguire tracce dei sentiero che riportano in centro al vallone ed ai vari alpeggi
- Cartografia:
- kompass91 lago como e lugano