Come scritto da Vipi questa è veramente una gita consigliabilissima. Il tratto iniziale nel bosco, pur sviluppandosi su ottimo sentiero, è probabilmente la parte meno interessante. Dall’Alpe Citrin di Mezzo però tutto cambia e l’ambiente è veramente da favola. Si cammina su ottimo e ben segnato sentiero (non molto evidente solo il bivio dell’8A: si trova a quota 2420, in prossimità del rio che scende dal Lago), tra praterie d’alta quota ricche di splendidi fiori. Purtroppo ieri niente animali, anche se abbiamo spesso sentito il fischio delle marmotte. Poi, quando si sbuca sulla dorsale che precede la vetta, il panorama si apre sul Bianco e, dalla vetta stessa, è spettacolare a 360°. Nell’ultimo tratto, con la neve, si perdono i segnavia (a me è successo!) e si rischia di faticare più del dovuto. Ricordarsi, appena possibile, di piegare a destra in direzione di un poco marcato colletto roccioso. Ancora presenti alcuni nevai nella parte alta ma che, in genere, non creano problemi, ad eccezione degli ultimi metri prima della vetta. Giornata nel complesso buona, salvo annuvolamenti più consistenti nel pomeriggio ma, soprattutto, il solito “gelo” per tutto il tempo che siamo rimasti in vetta. Solo quattro stelline per i tralicci e le nuvole pomeridiane. Con Fausto, Marta e Piero.