- Accesso stradale
- Strada ufficialmente chiusa a Gros Passet, pulita e insabbiata fino a Balziglia (termiche necessarie)
- Condizioni ghiaccio
- In formazione
- Tipo ghiaccio
- Duro
- Commento sul ghiaccio
- Buono su L1, buco su L2 per il resto buono, tante croste su L3
- Quota neve m
- 1800
Avvicinamento comodo e abbastanza pulito fino a dove si attraversa sotto il Pis, quindi poca neve ma sfondosa e fastidiosa fino all’attacco. La cascata in questo periodo prende sole subito ma di traverso e solo per una mezz’oretta ma attenzione: l’uscita su teppe prende sole ancora per un’oretta abbondante e anche abbastanza diretto, quindi il flusso aumenta e se scalda sono cazzi. Noi siamo saliti in 3 tiri (inutile fare tironi lunghi e far gelare i soci in sosta). L1 sullo zoccolo, ghiaccio un po’ spaccoso ma abbondante e sicuro, sosta su ghiaccio sotto il muro centrale, 40-50m. L2 muro centrale preso prima verso sx (5m dritti a 85-90°, quindi traversino a dx su crosta di ghiaccio con acqua sotto (picconatori astenersi) e poi 2m a 90° per uscire su una bella cengetta, 30m totali e sosta su ghiaccio. L3 dritto sopra la sosta, bel muro a 80° continui con ghiaccio crostoso, quindi successione di tratti più facili e tratti più dritti (80-85° ma brevi) sempre su ghiaccio crostoso fino alle teppe finali. 30m giusti e sosta su ghiaccio prima delle teppe, da cui siamo usciti facilmente a sx (eventualmente si fa un tiretto di 15m di rododendring). Mentre eravamo a S2 si è staccato un bel televisore di ghiaccio che si è schiantato qualche metro a dx della sosta, legato come detto al sole che ha aumentato il flusso in alto e ha staccato una delle colonnine che si originano dalle teppe finali: evitare assolutamente di stare troppo a dx e valutare con attenzione le T.
Discesa ad anello passando dalla Tampa e poi in doppia dalla discesa della cascata del Pelvo: 1 doppia da 60m su fettucce con maillon (visibile sulla sx solo quando si entra nel canale) e poi un’altra da 60m su abalakov fino alla base della cascata del Pelvo (occhio a un tumpi mangia corde). Neve portante e veloce fin quasi al pianoro del Pis.
Gran giornata su questa perla del vallone, condivisa con i mitici Marco e Gianmario. Ovviamente solitudine assicurata, ghiaccio spaccoso non all’altezza delle aspettative ma bellezza della cascata davvero sorprendente, una cattedrale di ghiaccio tutta pizzi e merletti.