Il pregio maggiore di questa gita è il panorama, veramente superlativo a 360°! Inoltre l’ambiente è quello solito delle Valli del Gran Paradiso. Si aggiunga una bella giornata, praticamente senza nuvole e, malgrado un po’ di vento, dalla temperatura ideale. Il vero, ed unico, difetto della gita è invece rappresentato dalla qualità generale della roccia, in completo disfacimento. Questo, specialmente in alcuni punti, richiede prudenza e, come scritto nelle note alla descrizione dell’itinerario, richiede piede fermo ed esperienza. I tratti più delicati sono sicuramente la discesa dalla Punta Coupée, soprattutto perché la cresta sembra precipitare ed impercorribile, ed il breve tratto in discesa per aggirare l’elevazione senza nome prima del Monte Creya. In tutto il percorso tra il Passo d’Invergneux ed il Monte Creya avremo trovato non più di tre/quattro ometti, segno che si tratta di un percorso non molto frequentato. Avvistato un camoscio solitario prima del Passo ed un piccolo branco sul lato Grauson. Rifugio Sogno veramente bello e dal trattamento impeccabile, in particolare la cena! Con Fausto e Michele.