Gita fatta in 2 giorni pernottando al Rifugio Sogno del Berdzé (rifugio molto bello, trattamento ottimo e sconto ai soci CAI anche se è privato!!!). Partenza alle 7,45 dal Rifugio, raggiunto il col des Invergneux su comodi sentieri passando dal Lago Ponton come da descrizione.
La traversata di cresta è incredibilmente panoramica e non presenta grandi difficoltà tecniche (qualche passaggio di I° e forse un paio di II°), ma è molto lunga e si svolge in buona parte su terreno molto insidioso e roccia di pessima qualità. Specie nella seconda parte, ci sono una labile traccia di sentiero e diversi ometti che indicano la via migliore, però è una traversata da fare sempre con occhi aperti e cervello inserito per individuare i passaggi più agevoli.
Ciò detto, a mio avviso uno dei tratti più insidiosi è il superamento del primo gendarme verso la Tete du Vallonet che si affronta sul versante Grauson, oggi reso più complicato dal terreno umido e quindi viscido, e che ci ha portato via un sacco di tempo, tanto che ad un certo punto abbiamo pensato di tornare indietro. Per fortuna poi le cose migliorano decisamente, la salita alla Penne Blanche è veloce e non crea problemi, così come la successiva discesa…altro tratto delicato è la cengia detritica che passa sotto la cima senza nome tra la Penne Blanche e la Pointe Coupée; a vederla da lontano sembra stretta ed espostissima, poi in realtà è meno brutta di quanto sembri e c’è una traccia di sentiero su cui si cammina abbastanza bene…bisogna però fare attenzione perché una caduta qui non sarebbe simpatica.
La salita alla Pointe Coupée è facile e divertente, su roccia abbastanza solida…pochi minuti e qualche passaggio di I e si arriva in vetta.; la successiva discesa si fa in gran parte seguendo la cresta, ad eccezione di un risalto che abbiamo aggirato sulla sinistra su terreno un po’ instabile e delicato. Dopo la breve risalita alla Testa di Money (un paio di passaggi in cui usare le mani, I/II-) c’è l’ultimo passaggio impegnativo…dalla cima si deve aggirare sulla sinistra (versante Urtier) il torrione della vetta su terreno delicato e leggermente esposto per poi riguadagnare la cresta con una risalita di un paio di metri in una evidente fessura. Da qui in poi la discesa si fa tutta sulla dorsale su una traccia abbastanza evidente e ben segnata da ometti e senza difficoltà di rilievo; breve risalita e in pochi minuti si è in cima alla Creya dove termina la traversata.
Da qui discesa comoda e velocissima per il sentiero n° 5 che passa per le miniere e termina a Cogne (per la precisione a Moline). ATTENZIONE!: nei pressi delle miniere il sentiero è pieno di cocci di vetro, occhio a non scivolare/cadere perchè ci si potrebbe fare veramente male!!!
Come tempi, noi abbiamo un passo medio e abbiamo impiegato 1 h 45 dal rifugio al Col des Invergneux, 4 ore per la traversata di cresta e 2 ore per la discesa dal Creya a Cogne. Il GPS dal Rifugio a Cogne segnava 18 Km e 1.180 m di dislivello.
Gita lunga e abbastanza impegnativa, da farsi tassativamente con terreno asciutto e senza neve, e con meteo stabile visto che le vie di uscita sono poche e non particolarmente agevoli. Panoramicamente eccezionale, ovviamente consigliata a chi è abituato a muoversi su terreni insidiosi ed è disposto a ravanare un po’. Concordo con la valutazione F, non tanto per l’aspetto tecnico quanto per la tipologia di terreno su cui ci si muove. Non si trova acqua praticamente su tutto il percorso, quindi prevedere una buona scorta al rifugio.
Per sicurezza avevamo portato una corda che però non abbiamo usato…ed è anche difficile pensare dove poterla usare visto che i posti dove fare sicura sono pochissimi.
Ovviamente non abbiamo incontrato anima viva, in compenso abbiamo visto parecchi camosci…
N.B.: rileggendo a posteriori la descrizione dell’itinerario e confrontandola con la carta Fraternali mi pare che ci sia un piccolo errore nella descrizione delle varie cime; mi risulterebbe che la cima appena dopo la Penne Blanche sia una punta senza nome sulla carta e quotata 3.205 m (in rete ho trovato una dettagliata descrizione sul sito “summitpost” secondo cui sarebbe nominata Penne Blanche Occidentale) e non la Pointe Coupée, che è invece quella ancora dopo. Allo stesso modo, forse si confonde la Testa di Money (3.130 m) con la quota 3.022 m…la Testa di Money è l’ultima vera sommità della traversata dove la cresta piega a Nord-Ovest, mentre la quota 3.022 credo sia un punto quasi impercettibile appena prima di iniziare la risalita finale verso il Creya.