Vallonet (Testa), Penne Blanche, Testa di Money, Monte Creya da Lillaz, anello dal Passo d’Invergneux

Vallonet (Testa), Penne Blanche, Testa di Money, Monte Creya da Lillaz, anello dal Passo d’Invergneux
La gita
amiglio1
4 16/08/2022

Premessa: concordo con lucabelloni, in quanto c’è un errore nella descrizione dell’itinerario delle varie cime. Nella relazione, non viene citata la quota 3208 (carta IGC), quota nettamente visibile e importante che può confondersi con una delle cime.
Nel dettaglio, la quota 3208 viene erroneamente scambiata per la punta Coupé, la vera punta Coupé con la Testa di Money. Anche la Testa Vallonet potrebbe essere confusa con la quota 3107 più accentuata ed evidente, ma più bassa della Testa Vallonet. E’ molto facile confondersi, utilizzando GPS e altimetro, abbiamo compreso la giusta locazione delle cime.
Partiti da Gimillian, dove secondo noi è più logico salire inizialmente sul Creya, in quanto le difficolta maggiori si affrontano in salita e non in discesa, anche il dislivello risulta più contenuto, 1750D+ circa.
La cresta è parecchio lunga, circa 6 km, in base all’andatura contare 3 e mezza / 4 dal Creya al colle d’Invergneux. Nella prima parte, fino alla punta Coupé, i tratti più impegnativi li abbiamo aggirati tutti a sinistra, escluso l’ultimo risalto sotto la punta, che abbiamo affrontato direttamente, I/II-. Scendendo dalla Punta Coupé abbiamo raggiunto il colle omonimo, dove si stacca il rilievo quotato 3208 (carta IGC) che precede la Penne Bianche. Per scelta, ci siamo portati sulla destra (lato Urtier) e abbiamo percorso un traverso su detriti mobili, seguendo tracce di animali, che ci ha portato sull’ampia salita finale della Penne Bianche, punto più alto della traversata. Non mi sento di consigliare questo percorso, dovessi ripeterlo, proverei a salire direttamente dal colle la quota 3208 che a prima vista sembra offrire passaggi più tecnici, forse con roccia migliore.
Scendendo dalla Penne Bianche si arriva alla Testa Vallonet senza rendersene conto (occhio all’altimetro!). La vera Testa è una spalla della Penne Bianche e non la quota 3107 che si vede avanti più evidente e pronunciata. Scendendo verso il colle d’Invergneux c’è l’ultimo ostacolo da superare, un evidente torrione che limita la vista del colle, lo si scavalca a sinistra (lato Grauson). Arrivati sotto il citato torrione, abbiamo deciso di accorciare il percorso scendendo dal colletto che lo precede. Si scende direttamente su sfasciumi mobili di medie dimensioni, la pendenza non è mai eccessiva e la progressione è abbastanza veloce e sicura. Si scende a vista, puntando l’evidente sentiero che scende dal colle d’Invergneux.
Inutile dire che il percorso è da intraprendere solo con ottima visibilità e roccia asciutta. La decisione di inserirla come “alpinistica F” mi sembra la valutazione corretta.

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