- Accesso stradale
- dal rifugio Scarfiotti
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2400
Un po’ di vento al mattino e qualche nuvola in giro, ma buon rigelo e rapido rasserenamento globale.
Abbiamo raggiunto la cresta con la Valfredda a circa 2900 m in punto evidente e comodo. Abbiamo seguito la cresta, prima sci a piedi, poi in spalla fino in un punto, prima del gendarme roccioso, in cui si poteva agevolmente traversare senza perdere quota. Siamo saliti in punta al Vallonetto percorrendo la cresta spartiacque con la Valle di Susa. Non siamo scesi nel versante nord dai torrioni sommitali, bensì dalla cresta una ventina di metri più in basso. Di lì il pendio è 4.1 E1 con 40° abbondanti per una cinquantina di metri e poi 35° per un 100-150 m. Quindi scesi sul fondo del vallone (Valfredda) fino a tagliare verso un costone senza neve da cui siamo risaliti alla cresta spartiacque con il vallone dei Forneaux (100 di risalita, sci a spalle), poco più in alto del punto in cui abbiamo tagliato all’andata verso la Valfredda. Discesa diretta verso il vallone dei Forneaux con pendio a 35-40°. Peccato solo che, avendo un’esposizione verso E, ad un certo punto, dopo un centinaio di m di discesa, la neve si rompeva già e quindi abbiamo preferito tagliare in diagonale verso valle e raggiungere il fondo su un altro pendio, un po’ meno ripido.
Grazie ad un fondo di slavina, con un solo gava e buta di un centinaio di m, siamo scesi a soli 10′ dall’auto
Giornata bellissima! Con Dario, sempre grande!