Quasi alla fine della strada, poco prima della Laguna Llaca e dell' omonimo rifugio, si trova un parcheggio con indicazioni (quota 4400 m circa). 100 m più a valle inizia un sentiero a scalini abbastanza disagevole, prima ripido e fangoso (attenzione ad alcuni passi su placche se fossero bagnate), poi più in traverso per prati verso sinistra, che porta al Campo Morena 4945 m, dove si pernotta in tenda su comode piazzole. Considerare un paio d'ore dal parcheggio.
Dal campo si seguono i numerosi ometti (ce ne sono un po’ dappertutto) che prima in traverso verso sinistra, e poi salendo più direttamente portano verso il ghiacciaio sovrastante, alla cui fronte è situato un lago proglaciale. Questo tratto, caratterizzato da placche montonate molto lisce, richiede molta attenzione nella scelta del percorso migliore.
Anche il punto dove attaccare il ghiacciaio può non essere banale da individuare, a seconda delle condizioni che si trovano; una possibilità è passando alla destra del lago, un’altra è in alto a sinistra rispetto al lago, salendo per una dorsale rocciosa.
In ogni caso il ghiacciaio è abbastanza complesso e con grandi crepacci; in assenza di tracce non è banale trovare il passaggio migliore. Specie nella prima parte può essere necessario superare qualche salto di ghiaccio ripido; portare viti ed eventualmente una seconda piccozza per cordata.
Si sale grosso modo in direzione Nord, poi Nordest, costeggiando il versante occidentale della Cima Sud e puntando poi al colle fra le due cime Nord e Sud (difeso da ulteriori enormi crepacci, da aggirare a sinistra).
Dal colle si raggiunge l’esigua Cima Sud (5605 m) in 10 min, per breve pendio nevoso o di ghiaccio max 45°.
Dalla parte opposta la cresta che porta alla più alta Cima Nord (5686 m) è un po’ più lunga e ripida, e richiede maggiore attenzione.
Nel complesso considerare 3-6h dal Campo Morena, a seconda delle condizioni e della propria acclimatazione.
Discesa per la stessa via, eventualmente con doppie su abalakov ove necessario.