Seguire la via normale al Monte Thabor fino al ponte delle Pianche, quindi proseguire verso ovest, attraversare il pianoro, oltre il quale salire verso nord-ovest passando fra il Gran Adritto (a dx) e i Torrioni Meccio (a sx). Costeggiare il Lago Bianco e puntare alla conoide sotto l’evidente canale che solca obliquamente la parte est da destra a sinistra.
Salire la conoide fino all’imbocco del canale che si segue integralmente fino ad un colletto sul cresta nord a q. 2970m (200m, 40°). La GMI ora dice “Passare sulla faccia ovest, compiendo una traversata esposta, con scarsi appigli, in modo da imboccare una stretta cornice, che viene poi tosto abbandonata per superare uno stretto camino che porta alla vetta” (diff. PD) oppure “seguire la cornice fino al suo termine sulla cresta OSO”. Lo spigolo iniziale della cresta sopra il colletto, esposto e con scarsi appigli, è oggettivamente sottogradato dalla guida, e difficilmente proteggibile (a vista un bel IV). Si consiglia pertanto di scendere nel canale opposto (ovest) in direzione della sottostante conca che un un tempo ospitava il ghiacciaio di Valmeinier, per una cinquantina di metri (40° max), e appena possibile traversare orizzontalmente tutto il versante ovest (40/45°) fino a raggiungere il colletto 2919 della cresta OSO. Seguire ora questa facile cresta verso sx, tenendosi inizialmente sul lato sud per rocce gradinate.
Discesa: tornare al colletto 2919 quindi scendere verso sud nel vallone fino al sottostante Lac du Chardonnet. Volgere a dx (est) e continuare a scendere nel vallone fino a ritornare al Ponte delle Pianche.
- Bibliografia:
- CAI - Guida Monti d'Italia Alpi Cozie Settentrionali