Le pareti di roccia da dove venivano scolpite e i molti resti della lavorazione sono ancora ben visibili e alcuni si trovano direttamente a lato dei sentieri. Vedere la bibliografia per un miglior approfondimento del tema.
L’escursione riveste anche un discreto interesse per i bei sentieri che si percorrono e i boschi che si attraversano oltre che per gli ampi scorci sulle montagne come ad esempio il Cervino e il Rosa.
Consigliata in primavera, estate e autunno; percorso interamente sul lato nord del monte Barbeston.
Disl tot 1400m, 13km; tempo medio 5h al netto delle osservazioni. Vedi traccia GPS.
A lato della chiesa, sul lato opposto della strada, sul versante nord si trova la palina indicatrice del sentiero n.4 con indicazione Alpe Valmeriana (3h) che seguiremo interamente. Superate le case, occorre un minimo di attenzione in quanto si passa nei pressi di prati e orti ma poi il sentiero diventa molto ampio e ben evidente.
A quota 900m si innesta da dx il sentiero n.6 (ed occorre trascurare il 4A che svolta a dx) per proseguire e raggiungere alcuni brevi tratti di sterrata, e poi ancora su sentiero sino a quota 1327m dove da sx arriva il sentiero da cui giungeremo al ritorno per richiudere l’anello.
Seguendo sempre il n.4 (anche n.1 e 3) che porta ad attraversare il torrente e ad incrociare a quota 1710m lo sterrato che si percorrerà a dx con un ampio giro (attraverso una zona molto aperta e panoramica) raggiungendo direttamente all’alpe Valmeriana 1795m.
Si segnala che a quota 1710m è possibile ampliare un po’ il percorso salendo sul sentiero n.1 e 3 (segnalato da palina con indicazione per Mont Barbeston e il col Giron) per poi a quota 1828m abbandonarlo svoltando a sx e raggiungere da ovest l’alpe Valmeriana.
Sul lato sud dell’alpe Valmeriana (con indicazioni Bellecombe) si trova il sentiero n.3 che poterà ad attraversare una gran parte del territorio della lavorazione delle macine; macine che si osservano lungo il sentiero e con brevi deviazioni.
Stando attenti l’ungo questo tratto (oltre alle macine, osservabili direttamente) vi sono lievi indicazioni dei siti più interessanti a cui vale la pena di accedere.
Percorso questo lungo traverso si giunge ad una piccola radura con baita diroccata la Salè superiore 1740m dove occorre proseguire a sx a scendere il sentiero n.3 (trascurando il 4 che prosegue in falsopiano a raggiungere Bellecombe).
Di li a poco si raggiunge una radura più ampia e panoramica 1456m dove occorre seguire le tracce che svoltano decisamente a sx in direzione ovest. Il sentiero ci porterà a superare, con un ponticello di legno, il torrente e di li a poco al bivio a quota 1327m.
Bivio trascurato durante la salita e dal quale si rientrerà percorrendo a ritroso il primo tratto di sentiero sino al parcheggio a Pontey terminando l’escursione.
- Cartografia:
- Valle Centrale n°13 1:25000 ed:l’Escursionista Zavatta