Da Valnontey un km a monte dell’abitato seguendo lo sterrato del fondovalle, una palina gialla sulla sx, porta la scritta per il Pian della Tournetta. Seguirla, il sentiero da subito sale ripido con numerose svolte. In circa un ora si accede al pianoretto dov’e’ sita la baita a cui e’ stato dato il nome di Alpe Grandzetta (2140m). Continuando per sentiero sempre ben battutto si giunge al Pian della Tournetta prima citato, sempre in traverso verso destra. A questo punto lo si abbandona per puntare su dritto in direzione del Col Grandzetta risalendo per un immensa pietraia fino all canale che da accesso al colle, stretto e ripido nell’ultimo tratto, dove richiede l’appoggio delle mani.
La cresta sulla dx da subito appare difficile specie sul filo che comunque si evita salendo di poco alla su sx, per placche canalini e spigoli vari da aggirare (alcuni passi di III, altrimenti II II+), roccia nel complesso buona in questa fase iniziale. Non sara piu’ cosi per per tutto il resto del tragitto, la parte centrale cosi come quella finale dove ogni pietra muove. Una serie di salti di roccie accatastate, caratterizzano la cresta in questa seconda fase che precede l’arrivo sull’anticima innominata di Valeille (3204m).
Un salto verticale consiglia l’uscita sulla dx per riguadagnare la cresta tramite uno spigolo netto e liscio di buona roccia (un passo di III). In breve e facilmente si perviene poco dopo su quest’anticima pocanzi citata. Si disarrampica (con possibilita’ eventualmente di attrezzare qualche breve doppia), il filo di cresta affilato e verticale fino all’intaglio che separa quest’ultima dalla Punta di Valmiana vera e propria. Con facile arrampicata brevemente si risale la cresta all’opposto fino al punto culminante (3244m). Ora l’orientamento continuando la traversata e’ in direzione sud est. Per ancora 500m ca il percorso e’ delicato seppur non difficile e sempre in costante esposizione. Le difficolta’ a un certo punto terminano l’attimo prima di raggiungere la quota (3215m), quota dalla quale la cresta piega decisamente a sud fino a scendere su terreno detritico al Colle di Valmiana dove la traversta in questo caso integrale da nord a sud della montagna ha termine.
Per la discesa a questo punto in anello comunque sia, esistono piuì possibilita’,ssuna facile, riferito alla natura impervia dei terreni completamente privi di sentiero, cosparsi da estese pietraie non sempre di facile attraversamento. Questi si reperiscono solo una qualvolta si e’ scesi di parecchio da ambo i versanti sia est che ovest (da noi utilizzato per salire e scendere a traversata compiuta), comba di Grandzetta in salita di Vallettaz in discesa. Per scendere a Valmiana da quest’ultima, tenersi tutto alla dx, fino all’alpe della Vallettaz, (un rudere attualmente) dalla quale si intraprende a scendere un canale erboso alla sua dx, dove un tempo si presume esistesse un sentiero o quanto meno una traccia, che consentiva l’accesso a questo alpeggio da Valmiana. Non vi e’ piu’ traccia alcuna attualmente e la discesa dal canale richiede molta attenzione per erba scivolosa e l’uso delle mani dove questi si restringe in piu’ punti a formare brevi saltini rocciosi. Altra soluzione e’ tenersi tutto alla sx della comba scendendo, fino a scollinare sulla sx in traverso ad una quota di ca (2100m), a reperire il sentiero che scende dal Money. In entrambi i casi disagevoli comunque i rientri, a causa la natura selvaggia dei terreni e le distanze kilometriche specie si decidesse per questa seconda soluzione che verrebbe a coprire notevoli distanze, venendosi a trovare di parecchio interni alla valle e dovendola ridiscendere a ritroso con ampio giro ad anello di tutto rispetto. Calcolare dalle 13 alle 15 ore per tutto il giro completo).
Prima salita della cresta sud est G.Bobba e L. Gadin con E. Jeantet il 16 agosto 1893
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 Gran Paradiso Grivola Cogne n.101
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia Gran Paradiso