Il sentiero per il Rifugio nel primo pianoro è stato parzialmente invaso dal torrente Buthier, che ha una portata copiosa, conseguenza dello scioglimento delle nevi per il caldo.
Ghiacciaio Tzan ridotto ai minimi termini, la prima parte dopo il colle division è di ghiaccio vivo con rigoli d’acqua, sopra parecchi crepi con ponti non proprio affidabili. La via diretta è sconsigliabile, per evitare pendenze sostenute su ghiaccio. Abbiamo traversato fino sotto alla Tete Blanche e poi con un traverso giunti sul plateau finale. Panorama unico e grandioso.
Una due giorni intensa, rifugio al completo, quasi la totalità degli alpinisti diretti alla Dent d’Herens. Colazione per la Tete di Valtellina servita alla 5:30, partito alle 6, in punta poco dopo le 9. Delicato e non banale il percorso sul ghiacciaio per le condizioni sopra descritte. Colle della division da percorrere con attenzione e prudenza sopratutto in discesa.
Eterno il ritorno, ma la bellezza dell’ambiente ripaga ogni fatica.