Dal parcheggio delle Terme seguire la carrareccia fino al piano del Valasco al cui centro sorge il Rifugio omonimo m 1763 (1 ora), poco oltre, a monte del rio Valrossa, si abbandona la mulattiera per seguire una labile traccia (segni rossi sbiaditi) che sale serpeggiando tra il lariceto; seguendo al meglio il rio si entra nella Valrossa e continuando verso nord (alcuni ometti) si percorre tutto il vallone fino a incrociare la mulattiera proveniente dalla Val Scura (m 2485 ore 2 palina).
Proseguire ora oltre il primo Lago inferiore di Valrossa, subito dopo abbandonare il sentiero per il Colle est della Paur e risalire al meglio prima su pietraia poi su chine erbose in direzione dell’evidente Colle del filo di Ferro.
Superato un salto non esposto(II+) si risale una placca liscia (35 m II+ esposto, filo di ferro a mo’ di corda fissa) fino a pochi metri sotto il colle (m 2800 circa ore 1); si traversa a sx per superare il salto (II+) e si tocca il colle.
A questo punto si attacca direttamente la cresta nord-ovest su placche e rocce verticali (III/III+).
Dopo un primo tratto quasi verticale segue un tratto orizzontale, lo si percorre verso SE sul filo o sul fianco Valle Stura (II/II+) fino ad un intaglio dove si incrocia la via normale e la si segue fino in cima m 2894 (passi di II), ometto di pietre, o restando poco a sx ancora sul filo (1 ora dal colle).
Ritorno per la via normale delicato in discesa perchè non molto evidente: si scende per un camino verso l’intaglio toccato in precedenza, quindi si piega a dx e sceso un canalino roccioso (II+) si raggiunge un piano erboso inclinato.
Si piega ora a sx e si traversa lungamente fino al Colle del filo di ferro sfruttando una lunga cengia orizzontale che taglia tutta la parete (ometti).
Dal punto di ancoraggio del filo, una doppia con corda da 55/60 m consente di scendere fino alla base del tratto roccioso più impegnativo.
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 n 113
- Bibliografia:
- In cima Alpi Marittime vol. 2