- Accesso stradale
- dalla cascata (e forse anche un pò prima) necessarie gomme da neve
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 1600
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Ricopio il commento di Robyberg.
Un pò di neve con farina recente c’è, ma non è stato facile “interpretarla” durante la discesa: tratti piacevoli alternati ad altri con crosta (variabile: dura, portante, cedevole…) appena nascosta, oppure sprofondamenti più consistenti in qualche accumulo… Oggi meteo sfavorevole, dopo il rifugio visibilità ridotta e le uniche tracce presenti (che ci hanno anticipato di un’oretta) ci hanno condotto sulla sommità della dorsale che divide il vallone delle marmotte con quello della Valrossa, ai piedi del Corno del Mut a quota 2500 circa (e quindi un pò fuori -ma non troppo- dal percorso corretto), dove abbiamo concluso la gita, come tutti (penso) quelli che sono arrivati fino a questo punto.
Oltre alla scarsa visibilità, al freddo intenso (digitali in tilt…), un pò (troppo) rischioso proseguire. Per l’azione del vento, la neve recente iniziava ad appesantirsi senza essere coesa con il fondo sottostante (= facili distacchi di lastroni in fase di formazione anche con un minimo movimento)… Gita comunque utile per ritemprarsi, con Roberto (robyberg) e Luca (Aldo/abe junior) e quindi in buona compagnia.