un'evidente placca, caratterizzata a sinistra da un vago diedro dove ha inizio la via (ometto alla base; ore 1,50).
L1: attaccare il diedro la cui fessura di fondo si chiude a un certo punto in una faticosa strozzatura 6a, uscendo alla fine su una cornice scomoda dove sostare;S1 su 2 chiodi lasciati.
L2: seguire la placca su appoggi buoni ma distanziati 5c (6 metri e nessun chiodo), poi una serie di facili gradoni fino al culmine dello sperone di placche; S2 su blocchi
L3: piegare a destra su delle placche nerastre (spesso umide) e con qualche difficoltà di protezione, attaccando un diedro dapprima inclinato e che poi s’impenna offrendo un singolo passo con difficile incastro di dita 6b (o A1 su due Stopper Cassin n° 1-2 per afferrare una lama che permette l’uscita); S3 su friend
L4: breve traverso a sinstra su roccia pessima poi spigolo con fessura 5b; S4 su clessidre
L5:impegnarsi su una placca un pò lichenata e afferrare una vaga fessura che incide la radice di una barriera di tetti. Seguirla per 8 metri circa 5c e un passo di A1 (forse salibile in libera ma occorrerebbe ripulire la fessura da terra e ciuffi erbosi). Rizzarsi su un gradino e sostare sul comodo terrazzo con blocchi instabili; S5 su blocchi
L6: aggirare uno spigolo ed entrare in un breve camino con blocchi incastrati, proseguire poi su placche neraste fino alla sommità; S6 su arbusti.
Materiale: la via è interamente da proteggere, regolarsi di conseguenza. Friend fino al 2 BD.
Discesa: dalla “vetta” scendere senza difficoltà per i pascoli di Sanbernè fino all’alpe omonimo 1969 m (ore 0,30). Di qui abbassarsi per il ripido canalone che dà sul versante di Vassola tornando all’Alpe Vassola superiore, dalla quale si rientra a Vonzo seguendo l’itinerario di salita (ore 0,30)
- Cartografia:
- Alta Valle Orco n° 14 - Escursionista e Monti Editore