Il periodo ideale è la primavera fino a stagione inoltrata, da metà maggio a metà giugno, quando la strada sterrata che sale da Le Ponteil alla Cabane de Tramouillon (riducendo il dislivello a 1200 m) è sgombra dalla neve e percorribile con gli automezzi (per l’ultimo tratto di strada è consigliabile un fuoristrada in quanto il fondo stradale è abbastanza sconnesso).
La parte finale della salita presenta un pendio decisamente ripido che spesso richiede l’utilizzo di piccozza e ramponi e il vastissimo panorama che è possibile ammirare dalla cima (dalle Marittime alle Alpes de Provence, al Gruppo dello Chambeyron, al Monviso, al Gruppo degli Ecrins per arrivare al lontano Monte Bianco). Dal punto di vista valanghivo alcuni tratti richiedono attenzione, come l’incassato Vallon de Tramouillon nel Bosco di Roche Charniere prima di raggiungere la Cabane de Tramouillon, nella parte alta del Vallon de la Selle lungo i ripidi pendii sottostanti la Crete de Rougnoux e per eventuali lastroni sul ripido pendio finale del versante Est della Tete de Vautisse.
Da Saint Crepin si raggiunge prima Champcella con strada carrozzabile, e poi una stradina più stretta conduce alla piccola borgata le Ponteil 147 m, da cui una strada sterrata prima e una pista forestale poi conducono alla Cabane de Tramouillon.
Da Le Ponteil si segue dunque la stradina sterrata che risale il bosco con una serie di tornanti, raggiungendo un bivio. Si tralascia la diramazione di sinistra (indicazione Reotier) e si prosegue invece sulla destra (indicazione Tramouillon) imboccando la pista forestale che con altri tornanti risale nel fitto bosco Roche de Roche Charnière. Verso l’uscita del bosco la stradina si immette nell’incassato Vallon de Tramouillon, che risale sulla sinistra, fino a raggiungere un piccolo spiazzo erboso (parcheggio) prima di un ponticello che porta davanti alla Cabane de Tramouillon 1963 m dove termina. (Se si sale a piedi questo tratto comporta 1 h 30 di cammino, sono 5 km in totale). Dalla cabane si sale nei pressi di una grande croce in legno sulla sinistra per ripidi prati, fino a raggiungere un cartello indicatore con un bivio, si prosegue a destra per il Col de Tramouillon, lungo un sentiero che sale con una serie di diagonali sui prati soprastanti. Su un pianoro erboso si incontra un altro bivio, si tralascia il sentiero (o tracce nella neve) che a destra sale verso il Col de Tramouillon e si va a sinistra (indicazione per il Col de Val Haute) su terreno quasi pianeggiante, aggirando il becco roccioso del Peyron sulla destra. Il sentiero (o le tracce nella neve) continua a mezza costa senza salire raggiungendo la piccola Cabane de l’Essamaure 2260 m (sempre aperta, può servire come bivacco). Dalla capanna il sentiero sale sulla sinistra, superando una ripida pietraia attraversando un piccolo ruscello (ometti), si trascura a destra una diramazione per il Col de Val Haute e avendo come riferimento un grosso ometto di pietre posto su un costone si raggiunge il Vallon de la Selle. Si risale dunque il vallone tenendosi al centro o verso sinistra, superando falsopiani e valloncelli, su terreno poco inclinato e mai ripido, fino ad entrare nella conca terminale, dove si vede bene il ripido pendio nevoso del versante Est della Tète de Vautisse. Raggiunta la base del pendio finale, non c’è una direzione obbligata da seguire, si può salire direttamente il pendio puntando in verticale verso la cima, come salire sia a destra che a sinistra. Normalmente si risale il pendio (, spesso necessari piccozza e ramponi) verso sinistra in diagonale, puntando a raggiungere in alto un crestone nevoso (o detritico) non lontano dalla cima. Raggiunto il crestone, si prosegue lungo il filo, con un tratto abbastanza ripido si raggiunge un piccolo dosso e poi un ultimo pendio porta prima a raggiungere il ripetitore del soccorso alpino, e poi la croce in legno e il grande ometto di pietre posti sulla vetta.
In discesa si seguono le tracce e il sentiero percorsi in salita, rientrando al punto di partenza, Cabane de Tramouillon o Le Ponteil.
- Cartografia:
- IGN foglio 3437 ET