Dal parcheggio risalire tutta la dorsale spartiacque tra il Vallone della Sausa e quello di Tetto Folchi. L’itinerario si sviluppa nel bosco rado di latifoglie alternato a radure e tocca varie borgate tra cui, nell’ordine, Tetto Veina, Tetto Bufa, Tetto Paluret e infine i ruderi di Maira Tempie (1398 m) da cui si apre ottima vista sulla conca di Palanfrè e si inizano ad intravedere Bric Costa Rossa e il Massiccio del Rosa. Poco dopo Maira Tempie la traccia passa al sole sul versante di Folchi; mantenendo la dorsale si può giungere in breve alla Croce di Tempie (1446 m) interessante variante per una gita più breve.
Se si ha abbandonato la traccia, dalla Croce di Tempie la si raggiunge nuovamente sempre tenendo la dorsale in leggera discesa e giungendo in breve ad un primo colletto (Colletto di Tempie); successivamente un secondo colle adduce direttamente, dopo una parte iniziale più ripida, al traverso che porta al Colle dell’Arpiola.
Se possibile conviene seguire la traccia battuta degli skyalp, se no tracciare in modo da sbucare sulla cresta per Monte Vecchio un po’ sopra il Colle dell’Arpiola (1700 m). Dalla cresta risalire il costone a sinistra, spesso ventato, che dopo una prima balza più ripida, spiana poi verso cima di Monte Vecchio (1920 m).
Discesa a ritroso.
Una interessante variante che permette di trovare sovente neve migliore è, dal Colletto di Tempie, scendere nel vallone della Sausa, tenendo la sinistra e cercando di incrociare la strada che dal basso giunge a Tetto Chiaro. Proseguire sulla strada che incrocia l’itinerario di salita nei pressi di Tetto Bufa
- Cartografia:
- IGC Alpi Marittime e Liguri 1:50.000