Gita lunga ma stupenda, grazie al meteo eccezionale e le condizioni generalmente molto buone su tutto il percorso, nonostante il clima praticamente estivo.
Dal Col de Valsorey, dopo aver traversato i primi due rilievi della cresta, oltre la corda fissa ci siamo tenuti un po’ a destra del filo, sfruttando pendii nevosi abbastanza facili.
Successivamente abbiamo proseguito sul ghiacciaio, il primo pendio non è ripidissimo ed è in ottime condizioni, ci siamo tenuti un po’ a sinistra dell’evidente crepaccio.
Lentamente abbiamo attraversato il ripiano successivo, per poi salire in diagonale l’ultimo pendio ripido e arrivare in vetta alle 11:50 (5h 40 totali per la salita).
Sul già citato ultimo pendio sotto la calotta sommitale, la neve dopo le 11 mollava un po’. Qui bisogna fare attenzione, soprattutto in discesa, in quanto si deve attraversare una linea di crepacci… conviene cercare i ponti di neve migliori e fare sicura.
Altro punto a mio avviso un po’ delicato, al ritorno, è la discesa del M. Cordine, su sfasciumi, neve e terriccio, il tutto abbastanza ripido.
Nel complesso, comunque, poche difficoltà.
Ottimo il Bivacco Rosazza, fornito di tutto. Non c’è acqua nella fontana ma la si reperisce a una sorgente nei pressi.
Prima gita del sottoscritto con il gulliveriano ‘distrettodipolizia’, al quali vanno i saluti del caso… come inizio non c’è male.