Domenica pomeriggio saliti al bivacco molto confortevole e dotato di cucina con gas e stoviglie varie. L’avviso sull’utilizzo invita alla mancia, ma manca una cassettina (magari chiusa a chiave) dove lasciarla.
Partenza dal bivacco con il buio seguendo nel tratto inferiore del canale gli ometti. Appena la pietraia di grossi massi termina un sentierino comodo e veloce porta al colle senza difficoltà. Dal colle seguita la cresta tutta detritica segnata da ometti. Qualche cautela per l’infido verglass. Discesa all’intaglio con l’aiuto di una corda in buone condizioni (10 mt) e risalita sul lato opposto con cordino su chiodo un po’ dubbio; meglio non tirare troppo. Saliti ancora per qualche decina di metri, poi abbandonata la cresta siamo saliti su per neve il M.Capucin. Messo piede sul ghiacciaio i due risalti per la cima erano su ottima neve dura. Gironzolato per mezz’ora sull’ampia calotta per la discesa abbiamo percorso l’ arete de la Gouille fino alla spalla a quota 3493. Seguendo poi vecchie tracce attraversato tutto il ghiacciaio con qualche insidioso buco sino a congiungerci con la via di salita poco sopra le corde fisse.
Ottime condizioni, nessun tratto in ghiaccio e meteo splendido. Nessuna difficotà, solo una lunga camminata.
Con Roby