giro in ambiente gradevole e panoramico
Da Ronco prendere sulla sx una strada secondaria in prossimita’ di una curva e si parcheggia prima del Ristorante del Vo’, ormai chiuso (a inizio strada cartello che lo indica).
Poco dopo il ristorante si trova un bivio, prendere a sx seguendo le indicazioni per il Rif. Tagliaferri (la carrozzabile che sale diritta sara’ invece il percorso di ritorno)
Si percorre un primo tratto nel bosco per poi proseguire in ambiente aperto e gradevole transitando per le baite di Venano di Mezzo, si attraversa il ponticello e si aggiungono le baite di Venano di Sopra.
Il percorso si fa ampio ed a semicerchio passando in una zona in falsopiano sul lato destro del vallone, poi un tratto piu’ diretto e dopo, nuovamente, un lungo percorso su bellissima mulattiera, che percorre un ulteriore falsopiano superiore sul lato sinistro del vallone, fino a raggiungere il rif. Tagliaferri 2328 m.
Dal rifugio seguire il sentiero naturalistico del Curo’, particolare e con dei tratti esposti, alcuni attrezzati con catene ed una passerella.
Si raggiunge il passo del Vo’ 2368 m e si sale la ripida cresta W del Monte Demignone, madonnina in vetta 2583 m, dalla cima si scende la sua cresta SSE e si intercetta nuovamente il sottostante sentiero del Curo’.
Si transita per il passo Demignone ovest e successivamente per il passo Demignone est 2485 me, da quest’ultimo, facendo attenzione al terreno, si risale al Monte Venerocolino 2569 m.
Da questo si percorre la sua lunga cresta E fino a scendere la passo del Venerocolo 2317 m, con sottostante omonimo lago.
Si percorre ora la bella mulattiera seguendo le indicazioni per il Passo Sellerino, incrociando il bivio col percorso di ritorno, proseguendo oltre, con un tratto in discesa, e risalendo passando a fianco di bei laghetti, dove si trova un ulteriore bivio ed a questo si prende a sinistra verso l’evidente Passo 2409 m.
Dal passo Sellerino si risale il Monte Venerocolo 2570 m(o Tre Confini), percorrendone la sua cresta SE, a tratti ripida e a tratti su cengette esposte.
Tornati al passo Sellerino, si percorre a ritroso il sentiero e, prima che questo cominci a risalire verso il primo bivio incontrato, si taglia per pendii e dossi, passando per un laghetto in una piana paludosa, intercettando la mulattiera che scende appunto dal suddetto bivio, percorrendo così un altro bel vallone fino a tornare alla carrozzabile incontrata all’andata poco oltre il ristorate del Vo’
- Cartografia:
- kompass