Dal Pian del Re seguire l’itinerario per il Buco del Viso/Colle delle Traversette, monte Meidassa (sentiero GTA V 16- V19).
Si prende quota seguendo la mulattiera raggiunto il pianoro sovrastante si lascia il sentiero che conduce al rifugio Giacoletti, si prosegue sulla mulattiera fino alla base dello sperone che scende dal monte Meidassa (quota 2500 circa).
Dirigersi a sinistra incrociando il sentiero del Postino, si salgono le lingue di neve raggiungendo il conoide (quota 2600 m circa) che scende dal colle del Couloir Bianco situato tra la punta Venezia e le Rocce Fourion.
Si risale facilmente il primo tratto (35°) che curva a S sotto delle rocce/ isolotti affioranti aggirabili da entrambi i lati.
Da qui si vede, in direzione sud ovest, il colle del Couloir Bianco; si prosegue (40°) fino a dove sulla sinistra (quota 2825 circa) si stacca il canale Nord più ripido, più stretto e incassato, con un evidente torrione al suo termine.
Lasciato il percorso del Couloir Bianco sulla destra si risale il canale che si insinua tra gli speroni rocciosi, diventando man mano più stretto e ripido (45° e oltre) giungendo sotto il torrione; qui due possibilità, risalire a sinistra l’ultima parte del canalino dove l’inclinazione aumenta o aggirando a destra salendo con breve arrampicata su misto le asperità rocciose coperte dalla neve (II°+) arrivando in cresta (3025 m).
Possibile variante: proseguire a destra nel canale principale (40° – 45° con uscita possibile su cengette sulla dx) ed arrivare al colle del Couloir Bianco. Di qui possibile via di fuga sul versante francese su pendio di detriti/neve, per poi andare a risalire al passo del Porco. Dal colle si inizia la cresta, che risulta molto più lunga ed impegnativa (max 3°+) rispetto all’uscita dal canale di sin, ma anche molto divertente e su roccia ottima. Una doppia da 15-20 mt un po’ scomoda da un torrione dopo pochi minuti, probabilmente evitabile.
Tutta la cresta è protetta da spit nei punti più impegnativi ed esposti per essere percorsa in conserva lunga. Gli spit sono posizionati lungo il filo. Il primo tratto di cresta conviene comunque aggirarlo sul lato francese per evitare di salire e un torrione che poi va disceso per un’areo spigolo, soprattutto se la roccia è ancora innevata. Raggiunto il collettino oltre questo torrione, si prosegue sul filo su rocce articolate e spigoli rocciosi (II°+) raggiungendo l’anticima parallela alla vetta; con breve tratto in leggera discesa su una cornice rocciosa decisamente esposta, superato un ultimo muretto, si raggiunge la vetta.
Discesa: Dalla via normale al colle del Couloir del Porco, quindi per il canale est di neve (40/45° possibile cornice al colle) o per la via attrezzata in sx orografica.
E’ anche possibile raggiungere l’attacco del Couloir Bianco dal Rif. Giacoletti. In questo caso dal rifugio scendere verso nord la parte inferiore del Couloir del Porco perdendo rapidamente quota. Attraversando il piccolo rio del canale, giunti a quota 2520 m circa, si incontra sulla sx un bivio (palina).
Si abbandona la traccia che scende al Pian del Re per salire a sinistra la balza rocciosa attrezzata con quattro pioli di ferro e alcuni metri di catena, “Sentiero del Postino”. Si percorre con diversi saliscendi un’aerea cengia erbosa passando sotto degli strapiombi di roccia. Il sentiero si innalza con alcune svolte fra detriti e tracce nevose di valanghe, si risale puntando all’evidente conoide nevoso che conduce all’inizio del canale del Couloir Bianco a quota 2600 circa.
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 N.106