Cresta davvero spettacolare, nulla a che invidiare a mia opinione alle più famose, visto il magnifico panorama.
Non aggiungo nulla di tecnico, vista l’ottima relazione presente dal rifugio GIacoletti.
Unica nota io non ho trovato la cresta così impegnativa, sono rari i passaggi in cui sia necessario proteggersi, si fa quasi tutta in conserva stretta ad eccezione di due doppiette e un tratto più delicato prima della croce di vetta della Venezia. Certo è lunghissima, andando molto veloci ci abbiamo messo 2 ore ad arrivare al colle Traversette e 3 ore e mezza di cresta fino alla Venezia. Il percorso è intuitivo se si rimane sempre a filo di cresta e tutti i passaggi esposti o più difficili sono sempre aggirabili verso il lato francese, decisamente meno ripido e strapiombante di quello italiano. Qua e là nei punti più delicati sono presenti spit (grande lavoro!) che abbiamo utilizzato raramnte. Splendido il panorama dalla cima e niente vento, giornata top.
Scesi dal Couluir del Porco e tappa obbligatoria al Giacoletti per una birretta.
Con Dave, e i fratelli Nada!