La traversata delle Cime di Vens, dal Passo del Vallonetto, inizia con una breve scalata verticale (I e II) seguita poi da rocce facili.
Si continua in cresta con continui sali e scendi, (il dislivello fatto in cresta si aggira sui 120m) e senza grandi difficoltà si arriva alla Cima Nord (2931m). Da qui in poi, si attraverseranno dei tratti aerei con qualche dove bisognerà prestare qualche attenzione in più.
Si giungerà a 3 guglie una dietro all’altra, (rinominate, dalla GM sezione di Genova, Stegosauro) dove bisognerà aggrapparsi bene, quasi abbracciandole, e passare alla loro sinistra; eventualmente questo tratto è bypassabile scendendo a destra e camminando nella piccola cengia erbosa poco sotto, così facendo però ci si perderebbe uno dei tratti più suggestivi. Dopodiché si troverà ad attraversare ancora qualche tratto aereo lungo l’affilata cresta, fino ad arrivare all’ultimo tratto dove bisogna di nuovo arrampicare per qualche decina di metro. Qui è consigliabile farsi sicura con il secchiello. Si prosegue ancora per qualche metro lungo la cresta fino a raggiungere la seconda vetta, la Cima di Vens Sud (2952m).
La discesa si effettua lungo il versante francese fino al Passo di Vens. Dalla Cima si scende verso un colletto dove inizierà la vera discesa sulla destra lungo un pendio che si divide da tratti erbosi e tratti con sfasciumi.
Non presenta grandi difficoltà ma bisogna comunque prestare molta attenzione, anche perchè non c’è un vero e proprio sentiero ma delle tracce di animale. Ci si può aiutare ad individuare la via con gli ometti presenti lungo la discesa. Si giunge così ad un altro colletto dove si scenderà una decina di metri verso i laghi di Vens per poi iniziare un lungo traverso verso sinistra che ci porterà al Passo di Vens.
In prossimità della Caserma si dovrà disarrampicare pochi metri, prestando attenzione e aiutandosi nella discesa con i piccoli scalini di pietra. Consigliato, in questo tratto, tenersi il più a sinistra possibile, prima di girarsi per iniziare a scendere è possibile vedere un ometto sotto di noi che indica il punto dove è più facile scendere. Dalla caserma inizia la discesa lungo il sentiero dove si congiungerà poi con la traccia che abbiamo fatto in salita dopo neanche 2km.