- Accesso stradale
- da Balma di Rodoretto. Strada strettissima ma percorribile abbastanza bene (basta non incrociare nessuno...), evitando a
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
Grandissima gita, da tempo nel mirino e proposta da Dario. Salito sci in spalla, anche con ramponi, per il primo tratto del canale, poi sci e coltelli fino a quando il pendio si raddrizza alquanto (35° ed oltre), dove si è tornati all’assetto sci in spalla e ramponi… Seguito il canale evidente che porta in cresta a poco più di 50 m di quota sotto la punta. Da lì un tratto ancora su neve dura e poi via i ramponi e crestina di rocce, con qualche digressione sul versante Argentera. In punta ci aspettava il Gian, che invece era salito dritto per un canale fino a poca distanza dalla cima. Discesa vertiginosa, verso le 11, con il primo tratto (40° buoni) su neve ancora dura che ci ha indotto a derapare un po’ (personalmente 50 m…) prima di iniziare a curvare. Dopo 200-250 la pendenza diminuisce e poco dopo anche la neve era più morbida: firn da sogno fino a 2.200, poi giù fino al pianoro a 2.000, ingombro da enormi valanghe. Stando sulla destra siamo riusciti ad aggirarle (anche con un curioso passaggio a tra pendio d’erba e accumulo di neve), giungendo a poco più di quota 1.900.
Tempo eccezionale, con temperatura perfetta: né fredda, né troppo calda.
Con il velocissimo Gian, il grande INSA Dario (il giorno prima alla Piccola Ciamarella, tanto per intenderci), e l’inossidabile Silvio