La salita al Pian di Verra Inferiore è godibile da tutti, chi ha meno allenamento la farà in parte spingnedo la bicicletta. La salita al Pian di Verra Superiore richiede un minimo di allenamento nelle gambe, nulla di eccezzionale comunque. Nella discesa al Pian di Verra Inferiore sono indispensabili buoni freni.
La partenza avviene dal parcheggio situato al temine dell’abitato di Champoluc.
La prima parte del percorso (Champloc-Frachey) può essere fatta o su strada asfaltata oppure si può seguire per circa 1,5 km il torrente Evançon percorrendo una delle due strade sterrate che lo costeggiano sui due lati.
Si continua su strada asfaltata per circa 1 km, affrontando una rampa discretamente ripida, e si arriva alla piazza di Saint-Jacques (1650 m), ultimo paese della Val d’Ays.
Se la borraccia non è ancora stata riempita sulla piazza si trova una fontana da cui sgorga della fresca acqua. Conviene fare rifornimento d’acqua poiché lungo il percorso non vi sono più fontane, o sorgenti, fino al Pian di Verra Inferiore.
Lasciata la piazza si procede per circa 300m lungo la strada asfaltata fino ad arrivare, al termine di una ripida rampa, ad un bivio in corrispondenza di un pilone votivo in pietra posto in mezzo alla strada.
Si prosegue girando a destra in leggera salita, il nome della via è indicativo (Rue de Verra).
Dopo circa 150m finisce l’asfalto e comincia la strada sterrata. Il tratto che segue fino ad arrivare al Pian di Verra Inferiore, circa 3 km con una ventina di tornanti, non ha pendenze molto impegnative ma, è reso difficoltoso dal fondo stradale che in certi punti è alquanto sconnesso.
Si tratta comunque di un tratto tutto pedalabile e non particolarmente impegnativo; non si dovrebbe mai ricorrere al rapportino.
Poco prima di arrivare al Pina di Verra inferiore sulla sinistra c’è una fontana da cui sgorga acqua fresca: ottima per riempire la borraccia. Da qui si pedala per 100m di falso piano e si arriva al Pian di Verra Inferiore (2000 m): un enorme pianoro morenico.
Il Pian di Verra Inferiore è in realtà un falso piano in salita di circa un chilometro di lunghezza. Tra l’estremità verso la valle e quella opposta il dislivello è di circa 50 metri. Sarà per questo che il suo attraversamento del Pin di Verra Inferiore è particolare e sembra non terminare mai?
In alcuni tratti il fondo è veramente sconnesso e pieno di sassi, ma è possibile pedalare nel prato a lato della strada senza troppa fatica. La strada carrabile infatti ha un pessimo fondo fatto di sassi di medie dimensione che rendono particolarmente faticoso il procedere.
Bisogna SEMPRE prestare attenzione a chi procede a piedi …
Arrivati al termine del pianoro parte anche il sentiero – purtroppo non percorribile in bicicletta – che in 20 minuti di camminata porta al suggestivo Lago Blu, il paesaggio merita la camminata.
Attraversato il torrente sulla destra, la strada ricomincia a salire a tornanti per circa 1,5 km fino ad arrivare all’imbocco della morena. Il fondo pur essendo infinitamente migliore di quanto incontrato nel pianoro è alquanto sconnesso.
Qui inizia il pezzo più difficile poiché la strada, costeggiando il lato destro della morena, continua a salire in un’unica ripida lunga rampa per circa 1 km.
La pendenza aumenta, la carreggiata si stringe ed il fondo stradale peggiora ma resta in ogni modo sempre pedalabile, magari richiede semplicemente l’uso di un rapporto agile, ma non troppo dato il fondo. Inoltre in questo tratto, soprattutto nei mesi di Luglio-Agosto, si è spesso costretti a fermarsi per lasciare passare i fuoristrada che fanno servizio taxi fino al Piano di Verra Superiore per gli alpinisti che proseguono per i rifugi Mezzalama o Lambronecca in prossimità del ghiacciaio.
Finita la ripida rampa, il fondo stradale migliora notevolmente tornando ad essere compatto e dopo alcuni saliscendi si arriva al Piano di Verra Superiore (2350 m).
Qui lo scenario è spettacolare e coinvolgente, anche se è evidente la riduzione e l’arretramento del ghiacciaio. Non è raro, specialmente in giornate tranquille sentire e, se si è veramente fortunati, vedere le marmotte.
La discesa avviene sullo stesso percorso dell’andata, la velocità non può essere elevata sia a causa del fondo veramente pessimo che massacra in particolar modo i polsi sia per la costante presenza di fuoristrada.
Per contro la discesa dal Pian di Verra Superiore sino all’abitato di Saint-Jacques è entusiasmante per gli amanti della discesa; in particolare è adatta, dato il fondo sconnesso, a bici full suspended.