Vertosan (Monte Rosso di) da Vetan

Giornata con tempo molto grigio alla partenza, misto nebbia che non faceva presagire nulla di buono. Per fortuna la neve invece ha rigelato perfettamente, e così navigando a vista abbiamo iniziato la nostra salita. Non vedendo a tratti più di 50 m, abbiamo percorso la prima parte dell’itinerario della Leyssè fino ad incontrare la stradina che ci ha condotto verso l’alpe Le Crotte (da non raggiungere). Stradina pulita sul bordo salvo alcuni traversi che con neve dura possono essere problematici senza ramponi o racchette. Poca neve fino alla conca di Le Crotte, dove abbiamo calzato le ciaspole. Qui alternanza di schiarite e nebbia fittissima, proprio nel momento di dover capire quale fosse il vallone giusto. A intuito svoltiamo nel vallone nascosto a sinistra, che si porta tra la Leysser e il Vertosan, una provvidenziale schiarita fa vedere la croce della Leysser e il vallone-canale per il Rosso di Vertosan. Salita molto agevole con le racchette fino al colletto, tre rampe piuttosto ripide ma con questa neve nessun problema. arrivati al colletto, il cielo si apre ed appaiono sole e sereno, calziamo i ramponi (più per precauzione che per necessità) sfruttando una traccia esistente, saliamo senza difficoltà fino in cima, molto estetico ma semplice il tratto di cresta finale. Goduti la cima e l’inaspettata schiarita, iniziamo la discesa sempre con i ramponi fino alla fine del tratto ripido, con neve eh nel frattempo mollava ma non troppo. Ricalzate le ciaspole discesa tranquilla tra nebbie vaganti e grigiume assortito, ma va più che bene così. I prati sopra Vetan hanno solo lingue di neve, che siamo riusciti a sfruttare per scivolate (a piedi) su neve portante.

In compagnia di Stelvio e Angelo, mi sono prontamente aggregato a questa gita che puntavo da tempo, peccato per il meteo così così.

foto domani