Da questo punto si segue il sentiero dell’itinerario normale di salita al Verzel; in discesa si può seguire la cresta spartiacque ad est fino all’ometto di Punta Rocce Bianche, m. 2156, discesa al sottostante colle con strada della cava, leggera risalita alla Punta Frera o Paradiso e discesa alla baita Frera completando il percorso in dorsale.
Sviluppo del percorso, 30 km circa e 2200 m. di dislivello complessivo.
Dalla piazza di Issiglio, sul bordo del Torrente Savenca, Prendere un viottolo all’altezza della palina GTT, che immette su una strada interna da seguire e dopo una curva e un breve tratto rettilineo si immette su un’altra strada da seguire a destra; all’altezza di un pilone votivo, andare a destra uscendo dall’abitato su una sterrata pianeggiante.
Dopo circa 80 metri, a sinistra si stacca un sentierino che con alcune giravolte raggiunge in breve la pista dell’acquedotto; risalire la pista che porta nei pressi di una baita, salire a destra in verticale si arriva ad un prato ed in alto verso destra, riprendere la pista che risale il bosco e va a sbucare nei pressi di una curva della provinciale.
Seguire verso destra la nuova pista e dopo 80 metri circa a sinistra sale un sentiero ampio che giunge nei pressi di una baracca da cantiere; seguire la pista che raggiunge la provinciale poco prime della Chiesetta della Madonna della Neve.
Dopo la chiesa a destra parte una strada asfaltata da non seguire, seguire invece la pista che si incontra pochi metri dopo che aggira una gobba boscosa si avvicina nuovamente alla provinciale per virare a est ed aggirare il dosso boscoso di Mieran e raggiunge la provinciale nei pressi della Cappella d’Iere.
Attraversare ora la provinciale e iniziare a percorrere una pista che aggirando in leggera discesa e dietro una casa colonica, (tratto breve senza traccia fino a riagganciare la nuova sterrata)la sommità quotata 778 e rientra sulla provinciale un po’ più a monte, al termine piegare a sinistra e risalire nel bosco puntando alle case Tarlin, rientrare su asfalto nel tornante e percorrerlo fino al tornante successivo dove andando leggermente a destra ci si immette su una nuova pista che aggira tutto il versante nord del Truc Cravaria e quando interseca una nuova sterrata, andare a sinistra ed in breve si giunge al colletto nei pressi del Truc Cravaria.
Piegando a destra seguire la sterrata per circa 600 metri, in corrispondenza di grosse piante di faggi, a sinistra una evidente traccia risale nel bosco e arriva dietro le case di Caretto superiore vicino ad una fontana attigua a due “Crutin” e pilone votivo.
La sterrata conduce in breve alla strada asfaltata del “Palasot”, attraversarla e risalire la traccia di sentiero sul versante opposto; nei pressi di una baita, salire a destra seguendo la traccia che percorre tutta la dorsale che su percorso facile e molto panoramico porta alla vetta del Monte Calvo.
Discesa al sottostante Colletto di Sale, m. 1274, risalire lato opposto, tagliare la strada e risalire il largo dorsalone del Pian delle Nere e raggiungere la baita Frera, nei pressi della fontana e le annesse indicazioni, 1457 m.
Dall’Alpe Frera si risale la strada sterrata e con alcuni tagli di tornanti, si raggiungono le baracche della ex cava di quarzo. Seguire il cartello, posizionato di fronte a monte, che indica di salire a sinistra e dopo circa 200 m una freccia rosso-bianca indica di deviare ancora a sinistra e passando le baite Pistone inferiori e superiori, seguendo i segni si giunge al Rifugio Fornetto 2148 m.
Dietro al rifugio seguire il sentiero che piega a sinistra, supera il piccolo rio e raggiunge l’erbosa dorsale sud del Verzel; seguendo sempre le indicazioni e la traccia del sentiero, si raggiunge in breve la Punta Verzel.
Discesa lungo il percorso di salita, contornando a sinistra, in discesa, il Monte Calvo, poco dopo il Colletto di Sale, oppure per completare il percorso scendere lungo la cresta est, aggirando a sud i passaggi più ostici su spuntoni rocciosi e raggiungere con alcuni saliscendi il grande ometto della Punta di Rocce Bianche, 2156 m, successiva discesa al colletto della cava, 1866 m, breve risalita alla Punta Frera o Paradiso, 1895 m e discesa all’Alpe Frera a ricongiungersi col tracciato di salita.
L’idea era quella di salire l’ideale linea dalla cresta spartiacque Sacra-Savenca; la parte medio alta da Caretto superiore alla vetta del Verzel è abbastanza ben definita e quindi facilmente percorribile, mentre per la parte in basso, Truc Cravaria-Sarauta-Bric di Muriaglio-Truc del Tossico, la percorrenza diventa un’impresa ardua per via del fatto che il territorio è quasi completamente ricoperto da fitta boscaglia.
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Cata della Valle Sacra
- Bibliografia:
- CAI-TCI Emilius Rosa dei Banchi