- Accesso stradale
- Parcheggiato a Pian delle Nere, visto cartello "mobile" con probabile divieto ma buttato giù dal vento, si potrebbe proseguire con discreto sterrato fino all'alpe Frera, ma di fatto ho visto le poche auto presenti parcheggiare qua.
Prima precisazioni dal piazzale sono 1100 mt di dislivello circa. per 10 km a/r abbandonanti, gran parti di strada.
Oggi condizioni abbastanza buone, che a parte la spolverate di neve previste per oggi, viste le previsioni meteo future, potranno tornare presto ad essere anche migliori di oggi. Si pesta neve solo all’Alpe Pistone Inferiore che conviene raggiungerla su sentiero tracce (buchi nella neve) e poi salire tutto a dx (salendo) del nevaietto per zolle erbose (mosse da animali) e ri-sbucare con breve strappo ripido poco sopra il sentiero. Da qua il crestone e il sentiero è tutto asciuttissimo fino al Fornetto (acqua poca alle sorgive). Dal rifugio sceso il micro tratto attrezzato ci sono da attraversare due nevaietti ieri parecchio insidiosi, perché molto marci (sicuramente c’ha piovuto anche sopra nella notte e non avevano rigelato) e data anche l’ora tarda della nostra salita: anche se con buone peste profonde, queste cedevano (e a farne le spese purtroppo è stato anche il mio ginocchio semibuono…). Poi dopo il traverso si sale per buon sentiero un po’ fangoso sdrucciolevole, ma niente di che c’è solo ancora un micro nevaietto poco gradinato prima del tratto finale delle roccette sotto la punta, che si può aggirare sulla sx (salendo) per erba olina molto scivolosa e qualche roccetta, cmq. non è esposto, problematico, ecc. Roccette con qualche traccia di neve ma tutto ok. Discesa da fare con attenzione e con calma vista la mitica erba olina della zona, che è tutto un piacere… e conviene stare sul sentiero anche se un po’ fangosetto. Rientro per i nevaietti, meglio grazie alle nuove peste del sottoscritto e dei ragazzi che ci precedevano, cmq. complice il vento e l’evidente abbassamento termico stava già incominciando a rigelare bene, per cui magari un paio di ramponcini nei prossimi giorni se partite presto li metterei nello zaino (noi ce l’avevamo dietro in tutti i casi).
Vento fortissimo al parcheggio ormai nel tardo pomeriggio (non riuscivo ad aprire la portiera dell’auto)
Volevamo andare alla Quinseina ma visto il vento forte da nordovest/ovest e il cielo minaccioso, e soprattutto la poca neve sulla Verzel nella parte finale (che non mi aspettavo già così pulita) ci siamo trovati qui: direi scelta azzeccata, vento si ma raffiche moderate, solo fastidiose in punta: ottimo. Sempre bella punta (fatta ultima volta nel 2009), panorama precluso sull’alta valle, ma bello sulla pianura finalmente privo si smog e foschie. Un saluto a i ragazzi che si sono fermati prima del rifugio, e al gruppo di ragazzi trovato in vetta, in totale penso che siano salite in vetta esclusi io e mio fratello altre 6 persone. Orari di salita e discesi molto rilassati e tardivi 🙂