A mio avviso la più bella salita di roccia in quota del gruppo del Monte Rosa, a torto poco ripetuta ma che potrebbe diventare una super classica. E’ paragonabile come ambiente e stile alla classica al Pilastro Rosso del Brouillard, chiaramente un pò più semplice. La roccia è entusiasmante; diedri, placche con roccia lavorata e a knobs (incredibile sul Monte Rosa…) e fessure caratterizzano lo stile di arrampicata. Non portare chiodi ma una serie completa di friends dallo 000 al 3 e, se si vuole (ma non necessario), 4-5 nuts. Per lo stile in diedro e fessure si può scalare tutta con le scarpe da montagna (V+ sono solo 8 metri). Soste e protezioni tutte veloci, solo un chiodo fà inutilmente capolino sull’ultimo metro dell’ultimo risalto prima del pendio nevoso per il superamento del quale consiglio vivamente un corpo morto, unico modo per proteggere il passaggio della cornice sulla neve marcia di mezzogiorno. La relazione del Buscaini è abbastanza comprensibile; in ogni caso la via è logica. Prendere la facile rampa che da dx verso sx parte 50 m. dopo la terminale e dirigersi verso un canalino (acqua di fusione). Salirlo sulla sx con passi non banali per 3 lunghezze (120 m.) fino all’inizio di un diedro sotto il quale si sosta. Salirlo per 80 m. e abbandonarlo prendendo a sx un sistema di fessure che con 50 m. porta ad una terrazza. Continuare in un diedro fessura sullo spigolo per 80 m. fino ad un diedro strapiombante. Superarlo 2 m. a destra fino al muro più verticale. Superare la faticosa fessura di destra (25 m.) e continuare poi facilmente fino in vetta (50 m.). Da qui non sottovalutare l’arrivo al colle il cui tempo impiegato dipende dall’innevamento della cresta finale (1h -2h) che si supera direttamente sul filo con calata di 10 m. L’ultimo risalto si supera direttamente per il dorso.