Via in posto sperduto, come gia detto da qualcuno non si vede essere umano, dall’avvicinamento di oltre 4 ore fino all all’uscita sul ghiacciaio. Il sentiero per il Guglielmina è abbastanza evidente, basta seguire fin dall inizio il 206. Bivacco ottimo, non manca nulla. I 300 metri di bastionata da salire subito dietro il rifugio non sono così immediati da scalare di notte, con rari ometti spesso non si capisce se e meglio da una parte o dall altra, comunque al ghiacciaio ci si arriva. Ghiacciaio ancora abbastanza chiuso. La terminale non l’abbiamo passata a sinistra ma in centro su dritto al cordino rosso, è un po aperta ma in qualche modo si passa. La rampa ci ha fatto perdere parecchio tempo perché ha ancora neve e ghiaccetto e l’abbiamo salita coi ramponi e picozza, così fatta il secondo tiro con l’uscita a sinistra e una legna o forse son stato troppo alto traversando su lame. Poi per fortuna tutto pulito e siamo saliti con le scarpette. Via con molti passi dritti ma con una roccia di incredibile bellezza. Uscita dritta delicata sul ghiacciaio con poca cornice ma su neve ventata inconsistente. Avevamo in totale 3 picozze e in effetti al primo, sulla terminale e sull’uscita è stato utile averne 2. Giu di corsa a prendere l’ultima funivia. Con Simone di Londra, bravo e ottimo socio.