- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Dopo aver raggiunto Punta Indren con la nuova funivia siamo saliti con ramponi e sci in spalla (anche se Roberto ha dato prova di grande maestria nei punti e virgola salendo con sci ai piedi e rampant) dal canale, trovato in buone condizioni. Ciò ci ha consentito di evitare il più lungo tragitto che passa dai rifugi Mantova e Gnifetti. Quindi abbiamo seguito la buona traccia che ci ha permesso di arrivare in vetta senza problemi (ad eccezione dell’affaticamento provocato dall’altitudine, soprattutto una volta superata quota 4.000). Maestoso il panorama, con tutti i giganti del gruppo del Monte Rosa che svettavano su un mare di nuvole. Purtroppo, dopo 500 metri di discesa su neve farinosa e divertentissima siamo incappati nella massa nebulosa sempre più fitta che ci ha costretti a scendere con l’ausilio del gps di Roberto che, con grande abilità, ci ha condotti all’attacco del canale che avevamo superato al mattino. Qui la neve più pesante ed abbondante ci ha consentito di scendere senza rischi sul ripido nonostante la visibilità nulla. Di lì, seguendo con massima precisione la traccia di salita del gps, abbiamo raggiunto la funivia per la discesa. Con Roberto, Evelin e Matteo.