Non ci sono punti d’appoggio intermedi (l’ottimo e confortevole Rifugio Mantova è da considerare un punto d’arrivo, utile per chi avesse piacere di pernottare a 3500 mi ma utilizzando gli impianti da Pejo Fonti fino al Rifugio Dos dei Cembri la salita è fattibile comodamente in giornata. Volendo è anche possibile utilizzare la nuova funivia Pejo 3000 aperta recentemente e portarsi più in alto nel Vallone della Mite, ma è consigliabile seguire l’itinerario proposto in questa relazione.
Si inizia seguendo il sentiero 105 che dalla chiesa di di Peio 1579 m va al dosso di S.Rocco dove è stata eretta una chiesetta ai caduti di tutte le guerre. Continua con un tratto nei prati e tra boschi di conifere sparse, supera le baite di Valasiccia, incrocia il sentiero per Malga Mare e arriva a Malga Saline m. 2089. Tra gli ultimi larici ed i pascoli adibiti a piste da sci, raggiunge il Filon degli Uomini e lo supera per aggirare il dosso di Cima Vioz dove incrocia il sentiero che arriva dal Rifugio Dos dei Cembri, stazione di arrivo della seggiovia.
Da Pejo Fonti è possibile utilizzare gli impianti per salire al Pian del Vioz e al Rifugio Dos dei Cembri m. 2313, vero e proprio punto di partenza per la salita al Rifugio Mantova e il Monte Vioz.
Dal Rifugio Dos dei Cembri si segue un sentiero che volge decisamente a destra (segnavia 105 e cartello indicatore per il Rifugio Mantova) sotto la Cima Vioz. Il sentiero risale successivamente prima il versante orientale e poi quello occidentale della montagna per affacciarsi alternativamente sui Valloni della Mite e del Zampil . La traccia sale rapidamente , aggirando sulla destra il pilastro roccioso del Dente del Vioz m. 2905, ci si porta nuovamente verso sinistra, superando un tratto piuttosto ripido e movimentato (terreno roccioso con grossi pietroni (il Rastel) dove si raggiunge un bivio. A questo punto sale anche il sentiero con segnavia 138 proveniente dal Vallone della Mite. Proseguendo nei pressi del filo di cresta, aumenta la pendenza del terreno e si incontra l’unico tratto delicato della salita: il risalto roccioso del Brick, il passaggio è esposto, ma anche facilitato dalla presenza di una corda fissa. Superato questo passaggio, il sentiero supera ora una scarpata verso sinistra, con una serie di diagonali, fino a raggiungere nuovamente il filo di cresta. Si prosegue ora lungo il facile crestone di detriti e/o neve fino a raggiungere la bella costruzione del Rifugio Mantova m. 3535 . Dal Rifugio si segue la facile cresta SE verso sinistra, per facili roccette e neve, si supera un tratto ripido, raggiungendo una croce (anticima) e per nevai si raggiunge la vetta vera e propria del Vioz m. 3645, sormontata da un segnale trigonometrico. (Dal Rifugio Mantova circa 20-30 minuti).
Variante :
è possibile salire anche utilizzando la nuova funivia Pejo 3000. Dalla stazione terminale della funivia si scende verso destra lungo il sentiero (segnavia 138) raggiungendo il laghetto della Val della Mite a quota 2800 m. Dal lago il sentiero prosegue la salita verso destra (segnavia e ometti) che con varie serpentine prende quota, risalendo a quota 3200 m. poco oltre il passaggio del Brich, dove si incontra con il sentiero con segnavia 105 che sale dal Rifugio Dos dei Cembri, e come da descrizione precedente si raggiunge prima il Rifugio Mantova e poi la vetta del Vioz.
- Cartografia:
- Tabacco foglio 08 - Ortles/Cevedale - scala 1:25000
- Bibliografia:
- G. Buscaini - Ortles/Cevedale - Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI