Era un po’ che ci frullava in testa l’idea di salire il Dado e così io e Serena abbiamo colto al volo l’idea della cresta sud/est proposta da Enrico e Giacomo.
Dormito lunedì notte al bivacco Boarelli (solo 9 persone presenti, noi compresi), ci siamo incamminati alle 5:15 ed in tre ore circa, passando dalla stazione meteo del Colletto Fiume, eravamo al Colletto Ticino, da cui attacca la cresta.
La roccia è veramente marcia e non da molta sicurezza (specialmente nel primo tratto, fino al camino), ma la relazione si segue abbastanza bene (seppur molto generica). Noi abbiamo incontrato 3 chiodi in tutto, di cui 2 nel tiro più impegnativo, l’ultimo prima di incrociare la via normale (scritta e tacche gialle), che di qui abbiamo seguito per arrivare in vetta al Dado (verso le 10:40).
Per la discesa, volendo evitare la via normale troppo soggetta alle scariche, abbiamo traversato verso la cima del Viso (ottimo ancoraggio per doppia una ventina di metri in direzione nord-est, da cui si raggiunge l’esile Colletto Pensa).
Dopo aver “ravanato” un po’ sul primo dei Torrioni Sari (mah…!?!?) abbiamo deciso di aggirarli sul lato sud: doppia attrezzata in canale di sfasciumi, poi passeggiata su pietrame “sparso semovente” e risalita fin sulla punta Nizza (la roccia migliora man mano che si sale, quasi in cima conviene tenersi verso il lato sud per evitare il ghiaccio della parete nord).
Finalmente alle 15:00 siamo arrivati alla Punta Trieste, la principale del Monviso, dove ci siamo finalmente goduti una meritata pausa! Poi la discesa, pur non essendo banale, non è più selvaggia come il resto dell’itinerario (dal sapore decisamente alpinistico).
Il meteo è stato clemente riservandoci solo una debole pioggerellina dal biv. Andreotti al biv. Boarelli, dove siamo rientrati dopo circa 13 ore di vagabondaggio…
L’Avventura (con la A maiuscola 🙂 si è conclusa con una bella serata in bivacco (questa volta 14 persone) e la discesa a valle mercoledì mattina, con annessa maxi colazione a base di focacce (ottime) in quel di Sampeyre.
Un grazie agli ottimi compagni di salita ed un saluto al simpatico amico tedesco conosciuto al bivacco! …e un consiglio: dopo 6 salite al Viso in una settimana si potrebbe anche cambiare obiettivo!?!? :-)))