- Accesso stradale
- strada chiusa a Pian della Regina
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partenza alle 7,40 da Pian della Regina (circa 6°); si portano gli sci fino a quota 1850 m circa, poi si mettono gli sci e non ci sono interruzioni fino in cima. Rigelo scarso fino a 2.200 m, poi ottimo. Qualche breve tratto con neve molto dura specie appena prima del Colle di Viso, però si arriva tranquillamente in vetta senza rampant. Arrivati in cima verso le 11,15 e discesa iniziata alle 11,45.
Dalla cima al colle firn perfetto e discesa da lacrime agli occhi; purtroppo sotto il Colle di Viso si spinge un po’ nel tratto pianeggiante; fino a quota 2.200 m neve ancora molto bella anche se iniziava a sfondare un po’ e quindi bisognava sciare leggeri. Da 2.200 m fino alla stradina il tratto peggiore, con neve sfondosa e poco divertente, poi una volta presa la stradina è di nuovo un po’ più compatta e si arriva senza problemi fino a quota 1.850 m dove la pacchia finisce e si rientra a piedi (15 minuti circa su comodo sentiero e stradina.
Gita in ottime condizioni anche se la pioggia dei giorni scorsi e le temperature alte non hanno ancora consentono una completa trasformazione della neve, quindi è molto importante azzeccare l’orario giusto della discesa in quanto in meno di un’ora si passa dalla neve dura a quella sfondosa.
Giornata spettacolare con cielo sereno e temperatura calda ma non troppo; verso le 10 hanno iniziato a salire delle nubi che però se ne sono sempre state a debita distanza. Molte scariche anche consistenti dai canali del monviso, per fortuna a debita distanza dalla traccia di salita.
Direi 10-15 persone in cima; a quota 2.100 m circa abbiamo incrociato un gruppo di 8-10 persone (credo francesi) che salivano a piedi senza ciaspole (molti anche senza bastoncini), con abbigliamento quasi estivo e ovviamente senza ARTVA e che sprofondavano fino al ginocchio nella neve marcia…spero abbiano avuto il buonsenso di tornare indietro.