- Accesso stradale
- Dal parcheggio a bordo strada di Chemonal
Escursione “da amatori” in ambiente selvaggio e con un discreto dislivello.
Va precisato che il sentiero, da 2.000 m fino all’innesto sulla via normale da Estoul è poco più che una esile tracciolina, abbastanza scomoda da seguire, in qualche tratto invasa dalla vegetazione.
In qualche punto vi è il rischio di sbagliare strada, anche se la presenza dei bolli è costante per tutto l’itinerario, per cui è consigliabile avere la traccia scaricata.
Nell’ultima tratto verso il colle in realtà si seguono semplicemente i bolli, perchè bisogna attraversare una pietraia e poi salire un pendio erboso, praticamente senza traccia.
Sempre bello l’ultimo tratto della salita, con il panorama verso sud e ovest e il Rosa che compare dietro la Testa Grigia.
Per la prima volta sul Corno Vitello da questo itinerario, sicuramente scarsamente seguito, anche se abbiamo incontrato sotto la punta un altro escursionista che arrivava da Gressoney. Per il resto nessuno dall’Alpenzù in su… Incontri ravvicinati con una vipera, un gipeto che ci ha sorvolato da una ventina di m di altezza e un gallo forcello, che non avevo mai visto prima, oltre ai soliti stambecchi che stazionano sul Corno.
Con mia moglie Simonetta.