A distanza di quasi un anno dall’ultima relazione pensavo in una gita poco battuta, invece ci siamo ritrovati circa un centinaio di alpinisti quasi tutti diretti alla traversata! Sul numero però di italiani solo noi e un’altra cordata di Milano!
Salita al rifugio comoda senza problemi, partenza alle 4:30 dopo diverse altre cordate (comunque senza ressa) e con altrettante alle spalle. Mettiamo i ramponi sulla prima lingua di neve a causa della durezza del manto e traccia quasi ghiacciata (temperatura buona) per poi toglierli quasi subito attaccando la cresta per farla integralmente (quota 3400 m circa). Diversi altri hanno optato per risalire i pendii nevosi.
Cresta divertente affrontata senza problemi, molto vento nel tratto di cresta nevosa tra l’anticima e la cima ma traccia buona, in cima si stava bene!
Appena iniziato a scendere vento patagonico che ci ha accompagnati per tutto il traverso, traccia con alcuni punti di ghiaccio affiorante, poi quando si lascia la cresta per scendere verso Hohsaas per fortuna ha mollato facendoci apprezzare a pieno la bellezza del paesaggio!
Il ghiacciaio è in buone condizioni, anche grazie al freddo non abbiamo sentito o visto movimenti strani (a parte qualche cosa che è venuta giù dalla seraccata portata dall’acqua di scioglimento, comunque distante dall’itinerario). La traccia è tutta in sicurezza anche se si passa su qualche crepaccio appena appena aperto.
Ottimo pernottamento al rifugio, gita sociale CAI Pinerolo con 9 partecipanti.
Bellissima gita, molto consigliata!