Ziccher (Monte) da Alpe Blizz

Ziccher (Monte) da Alpe Blizz
La gita
larix66
4 05/01/2014
Accesso stradale
Strada percorribile, poco spazio per parcheggiare ai lati della strada
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa pesante
Quota neve m
900
Equipaggiamento
Scialpinistica

Le previsioni annunciano schiarite in tarda mattinata, dopo la nevicata e la pioggia di ieri. Appena il tempo manifesta concreti segni di miglioramento metto gli sci in macchina; visto il recente apporto di neve molto pesante, che sicuramente ha elevato il grado di pericolo, è necessario scegliere un itinerario adatto. Il percorso che porta in cima allo Ziccher, se seguito fedelmente, non comporta l’attraversamento di pendii potenzialmente pericolosi, salvo nel tratto finale che decido di evitare per prudenza; la durata inoltre non è eccessiva per cui si può ragionevolmente partire anche piuttosto tardi. La neve in basso è molto umida, capisco che presto avrò a che fare con lo zoccolo sotto le pelli, problema risolto grazie ad un vecchio trucco (vedasi gita al Tossenhorn di aprile 2013). Trovo una traccia ben disegnata che facilita enormemente la salita su questa neve molto pesante; raggiungo la sella sotto la cima in tempo per incontrare e ringraziare di persona gli autori. La neve comincia ad essere leggermente più asciutta a partire da circa 1600 m. E’ uno spettacolo trovarsi in questi luoghi con il cielo che si scopre poco alla volta e gli alberi carichi che uno dopo l’altro si liberano della neve in eccesso; fortunatamente, salvo in un solo caso, questo non avviene mentre passo io…
Rinuncio agli ultimi metri di salita per la vetta, già raggiunta in svariate occasioni. La discesa avviene su neve piuttosto pesante anche nella parte alta, comunque ben sciabile su tutto il percorso. La classificazione della difficoltà “MS” è indicata per gli spazi aperti all’inizio e alla fine della discesa, mentre nella parte centrale il bosco che si è molto infittito richiede un buon controllo degli sci, soprattutto con neve in condizioni non ottimali. Sarebbe più opportuna in tal senso la classificazione “BS”. Oggi non ci sono problemi; si scende agevolmente sugli ampi prati sotto la cima poi immancabilmente si deve ravanare tra gli abeti da cui giungiamo in vista delle baite di “Lut”, quindi leggermente fuori strada. Rientriamo nel fitto bosco tra giovani abeti e faggi fino al dosso a monte delle baite di Pragrande, da cui in breve siamo alla chiesetta del Blitz.

Un saluto e un ringraziamento ai quattro ragazzi di Varese, autori dell’ottima traccia che ho seguito interamente, e con cui ho poi condiviso la discesa e la birra a fine gita.

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