Condizioni cambiate, in seguito a nevicata dalla Gabel fino alla cresta si trova neve ed anche un po’ di ghiaccio. Durerà poco verosimilmente, ma la salita è risultata più tecnica (alcune cordate hanno rinunciato). Dopo le placche Biner c’è un tratto di 30 metri di III che sarebbe preferibile salire con i ramponi (noi non li abbiamo messi, ma salita molto delicata).
Salita fino alla Gabel molto scorrevole, fatta tutta in conserva corta anche nel canale (al ritorno complice anche la stanchezza e le pietre lo scenderemo con alcune doppie).
Dopo la Gabel la musica cambia. Si comincia ad arrampicare anche in esposizione notevole ed il traffico in salita/discesa può obbligare a soste anche molto lunghe.
Usati un paio di friend, ma non strettamente essenziali.
Arrivati in cresta la salita scorre più facilmente fino alla cima (corda fissa ciapa e tira presente nell’unico pezzo delicato e molto esposto).
In ogni caso salita in un posto da favola, circondati da una moltitudine di giganti. Noi l’avevamo leggermente sottovalutata. Tra l’avvicinamento il primo giorno di 1600 metri ed 8 km (in discesa saranno 2600m!) e la parte di cresta sporca di neve l’impegno globale è notevole. A paragone con altre gite, sicuramente un AD pieno.
Trattamento alla Rothornhutte molto buono. Gentili, cena e colazione buone ed abbondanti.
Con Alessio